Caro bollette, la dura vita di chi vive solo: la storia di Claudio

I rincari sono pesanti per imprese e attività, ma i single non arrivano alla fine del mese

di Massimiliano Pezzella

PERUGIA – L’autorità di regolazione dell’energia Arera ha spiegato in una nota ufficiale come l’aumento dei prezzi e dell’energia nonché delle materie prime all’ingrosso nel periodo tra settembre 2021 e dicembre dello stesso anno sono triplicate con conseguente e annesso incremento dei prezzi dell’anidride carbonica.

Le cause principali e scatenati sono state quelle relative alla pandemia da Covid-19 con la chiusura delle imprese che hanno inesorabilmente portato alla chiusura momentanea e dunque al rallentamento della produzione ed erogazione di alcune classi energetiche. Il conflitto tra Russia ed Ucraina ha assestato un altro duro colpo all’economia mondiale e dunque alle tasche dei cittadini nonché delle imprese. La stima più credibile sul caro bollette è che quest’ultima possa durare fino al 2023 e anche oltre, continueranno ad essere necessari gli interventi del Governo per assicurare ai cittadini una maggiore stabilità. Le fasce più deboli della popolazione stanno tuttavia facendo i conti con dei rincari e degli aumenti vertiginosi che pesano sulle proprie tasche con il rischio di non arrivare a fine mese. Come sopradetto un primo e importante aumento è stato causato dalla ripresa post-pandemica in cui la ripartenza di molti settori industriali e imprese dopo mesi a ritmo ridotto ha fatto quasi aumentare in maniera istantanea la domanda di energia. In particolare il motivo principale del caro bollette e dell’aumento dei prezzi è collegato all’incremento del prezzo dell’energia all’ingrosso negli hub europei. L’aumento di luce e gas nelle bollette è seguito dalla crescita del costo delle materie prime energetiche sul mercato comunitario.

E se si è letto di ristoranti, imprese e varie attività decapitate dai rincari, è dura anche la vita di chi magari vive da solo con un unico stipendio. Come Claudio, un perugino che è stato in questi ultimi anni dal 2020 fino al 2022, colpito senza pietà da questo caro vita e dai rincari che sono comparsi a partire dalla bolletta del telefono e dunque dalla Wi-Fi fino ad arrivare al consumo dell’acqua e di luce e gas. Claudio ha deciso di raccontare a Umbria 7 la sua difficoltà ad arrivare a fine mese in maniera accettabile e decente a causa di questo aumento repentino dei prezzi. Abitando a Perugia si è meravigliato di come questa crisi investa anche chi vive da solo senza figli o famiglie a carico. In effetti questa crisi sta intaccando sia le grandi ma anche le piccole realtà cittadine. Numerose sono poi seguite le lamentele e le critiche per queste bollette che sembrano di mese in mese aumentare in maniera esponenziale. In molti sono preoccupati per la situazione tanto che stanno pensando di tornare a vivere dai genitori e dai nonni almeno per chi non ha possibilità di mantenersi con mezzi propri.

E Claudio, residente nella zona di Prepo, vivendo in un ambiente di 60 metri quadri, poco più che una taverna resa abitabile con gli allacci, ha pagato per un mese 100,05 euro di fattura Enel per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica e dunque le annesse spese per il trasporto dell’energia e la gestione del contatore. La spesa per l’energia (A) è risultata di 44,92 euro, l’energia mono 32,60 euro, altri importi in materia di energia 12,32. Inoltre il canone di abbonamento alla televisione per uso privato è stata di 18 euro. Sempre Claudio si è lamentato dell’aumento della sua bolletta per quanto riguarda il gas che ammonta contando tutte le spese a 97,99 tra cui: 46,09 euro la spesa per il gas naturale, componenti sostitutive materia prima gas 34,74 euro componente sostitutiva materia prima gas altri importi 11,35 euro. Per la spesa del trasporto e gestione contatore 22,44 euro, la spesa degli oneri di sistema 1,81 euro ed il totale imposte è di 27,65 euro.
E l’acqua? Tra bagno, la doccia e per i servizi di pulizia e cucina, la sua bolletta è schizzata a 95,23 euro. Considerando una quota fissa di 7,83 euro più quella per l’acquedotto di 40,50 euro e la fognatura 8,39 euro la depurazione dell’acqua è costata 26,61 euro e gli oneri perequazione 3,24 euro per l’ammontare di un totale imponibile di 86,57 euro e l’Iva di 8,66 euro. Vivendo da solo e con un lavoro precario part-time, Claudio si è trovato a cavallo tra la pandemia fino ad oggi a vivere in una situazione di estrema incertezza con le bollette di luce e gas levitate già dal 2020 e poi aumentate ancor di più nel 2022. Anche se la bolletta dell’acqua di Claudio è per uso domestico probabilmente sono stati segnati erroneamente dalla società alcuni metri cubi d’acqua in più, per cui il cliente ha già pensato di fare reclamo e ricorso leggendo la corretta cifra sul contatore. Per quanto concerne il pagamento delle bollette di luce e gas l’utente è rimasto sconsolato visto anche e facendo il paragone con le grandi aziende e le comunità di recupero di San Petrignano che è a rischio di chiusura per la stoccata della luce e del gas. Noti fatti di cronaca a cui Claudio ha fatto riferimento sono anche le grandi reti di ristorazione dove le bollette sono aumentate in maniera più che evidente. Ma qui stiamo parlando di 60 metri quadri di un’abitazione in un semi-interrato per una persona che vive da sola e con lo stipendio che percepisce, fa fatica ad arrivare a fine mese.

Alessandro Chiometti foto fracec

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