di Francesco Petrelli
TERNI – La chiusura della banca, l’abbandono delle scuole, le poste a giorni determinati, un borgo senza bancomat fino alla chiusura dell’edicola. A Piediluco non c’è mai fine alla vergogna, Piediluco insieme alla Cascata delle Marmore sono gli unici siti turistici con la S maiuscola del nostro comune ma nonostante gli aiuti dei canoni idrici non si riesce mai ad implementare i servizi e a permettere agli abitanti di poterci vivere tutto l’anno.
Più servizi e più residenti. La farmacia è ancora viva grazie all’impegno di giovani dottori che con grande passione si stanno dedicando a un servizio essenziale. Un peccato, anzi un’autentica vergogna in piena regola quello che succede a Piediluco. Le scuole, soprattutto le medie con poco potevano dare respiro alla città di Terni, accorpamenti con i comuni limitrofi avrebbero permesso a tanti studenti di usufruire di una struttura all’avanguardia, abbandonata e messa a bando con il cambio destinazione. Per il bancomat, viene solo da sorridere, uno dei borghi più belli d’Italia insieme a Marmore, chi vuole effettuare un prelievo deve andare a Terni o ad Arrone. Sulle strade è meglio tacere, quest’estate l’asfalto è stato fatto a spot e ancora più del 50% del paese e non, necessita di manutenzione straordinaria nonostante le rassicurazioni dell’assessore Salvati.
Per l’illuminazione, tanta sbandierata questi giorni con i famosi orologi, ancora non si è provveduto alla sostituzione delle vecchie lampade con led. A Piediluco si sottovaluta qualsiasi forma di crescita turistica basilare, con le sue potenzialità le magre casse del comune di Terni potrebbero risollevarsi con un click. Non per ultimo, non dimentichiamo che Piediluco è sede federale per il Canottaggio italiano. Nel 2025 scade la concessione per piscina, campi da tennis e campeggio. Di Villalago, sappiamo ampiamente tutto, il capitolo spetta alla Provincia. Non ci sono più parole, ci vorrebbe poco per mettere a sistema un patrimonio inestimabile, in qualsiasi altra regione sarebbe un fiore all’occhiello.