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Ha sconfitto un tumore e ora Claudia racconta la sua malattia. Con l’arte e i colori

La mostra in 39 scatti “Un amore dal grigio al colore”: l’anteprima è anche in ospedale

di Arianna Sorrentino

PERUGIA – Nella vita ci sono avvenimenti che ti lasciano i perché e altri che ti danno le risposte. Claudia Maggiurana, ex paziente dell’ospedale di Perugia ha raccolto gli interrogativi che la vita le ha messo davanti e ne ha fatto affermazioni di forza, coraggio e determinazione. Non solo ha sconfitto un tumore al seno, ma ha colto anche la malattia come un’occasione per riscoprire sé stessa. «È stato come un lungo viaggio», così ne parla ad Umbria7. Un viaggio che l’ha fatta rinascere «come un’araba fenice». Ad accompagnarla, i colori: «Tutto il percorso è durato sei mesi. Il colore mi ha aiutato molto a far uscire le mie emozioni».

E così si dipinge il viso, scatta fotografie, appunta i suoi stati d’animo e dà vita alla mostra che racchiude il suo viaggio. “Un amore dal grigio al colore” – così il nome della mostra – è stata realizzata dall’associazione Vivo a Colori, di cui Claudia ne è la presidente. Fino al 6 novembre sarà visitabile nello spazio espositivo al piano 0 dell’ospedale di Perugia e poi dal 25 novembre fino al 6 dicembre si troverà nell’atrio del Comune di Deruta. In 39 scatti viene raccontata l’esperienza e la lotta contro il tumore vissuta proprio da Claudia Maggiurana, con l’obiettivo di dare supporto alle donne che si stanno incamminando in questo difficile percorso ma anche per informare chi ancora non presta la necessaria attenzione al tema della prevenzione. Ma la mostra è anche la possibilità per far conoscere ai non addetti ai lavori il percorso ospedaliero della Breast Unit e i professionisti che vi operano – una struttura che ogni anno esegue oltre 400 interventi per il trattamento chirurgico della patologia della mammella. Il male, Claudia, lo ha scoperto a gennaio dello scorso anno, in pieno lockdown da zona rossa, quando ha ricevuto una chiamata per uno screening annuale all’ospedale di Pantalla: la prevenzione, in questo caso, è stata fondamentale. Chemio, perdita dei capelli ad appena 15 giorni dal primo ciclo, operazione e poi recupero. «Il colore mi ha portato positività ed energia per affrontare quei momenti. Il mio preferito è stato il rosso: come un fuoco che brucia dentro ma che non ha ferite esterne». Il rosso lo associa alla malattia. «La chemio provoca dei dolori e io ho avuto dolori articolari e ossei. E per trovare una giustificazione ho iniziato ad immaginare che qualcuno dentro di me stesse ricostruendo con uno scalpellino il mio apparato scheletrico. Che lo stesse rimettendo in piedi». Il saper esprimere le emozioni attraverso l’arte, in realtà Claudia lo ha sempre saputo fare. Nasce come artista floreale, diventa organizzatrice di eventi, viene riconosciuta al giubileo degli artisti del 2016 e sviluppa un lavoro personale improntato sulla moda e sull’immagine che le permette di creare un suo personal look e brand. Il viaggio che Claudia ha colorato non finisce qui. «L’obiettivo ora è acquistare un tatuatore grazie ai fondi che siamo raccogliendo per la mostra. È un macchinario che serve a ricostruire la parte del seno che viene tolta con l’operazione. Sarebbe un grande aiuto per le donne che hanno vissuto la malattia».

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