di Marco Brunacci
Schiarita in vista sulla vicenda Tct. Stando a fonti da considerare autorevoli, il cavalier Arvedi avrebbe dato mandato all’ad di Ast, Caldonazzo, di andare a stringere sulla trattativa. Sono ipotizzati tempi brevissimi (se possibile entro Befana, se no appena dopo).
Obiettivo: trovare un accordo complessivo con la controparte (Timpani), ma laddove non fosse proprio possibile, percorrere tutte le strade per una soluzione immediata – magari anche transitoria – per i 52 dipendenti.
L’input dato dal cavaliere permette di riaprire il confronto davanti al prefetto di Terni con maggiore serenità.
Il nuovo clima potrebbe favorire un riavvicinamento tra le parti, verso un punto di equilibrio finora ritenuto lontanissimo.
Ps. A proposito di futuro delle acciaierie, Umbria7 potrebbe a breve dover riprendere il discorso, iniziato un paio di anni fa, con largo anticipo e tra tanto prevenuto scetticismo, sul progetto Acciaio Italia.
Con ritardo rispetto ai tempi previsti, il Governo ha infatti in queste ore dato il via libera a Invitalia di prendere il controllo definitivo delle accierie di Taranto, garantendo anche uno scudo di fronte a certo tipo di responsabilità.
I tempi si allungano, ma torna a intravedersi in maniera piuttosto netta l’obiettivo finale. Con – inevitabile – una ipotesi di ruolo anche per Terni.


