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La natività diventa opera d’arte con i presepi dei maestri artigiani. La suggestiva mostra a Città di Castello

I TOUR DI UMBRIA7 | Un connubio di tradizione e innovazione | LE FOTO

foto di Massimo Radicchi
Francesca Cecchini

CITTÀ DI CASTELLO (Perugia) – La magia del Natale vista attraverso l’arte di oltre cinquanta artigiani che si sono dati appuntamento nella cripta del duomo di Città di Castello dove è stata allestita la 21esima edizione della mostra internazionale di Arte presepiale. Così, nel suggestivo luogo che custodisce i corpi dei patroni Florido e Amanzio, insieme alle reliquie di san Crescenziano, si possono ammirare quest’anno duecentocinquanta presepi creati da maestri provenienti da tutta Italia, dalla Campania alla Sicilia, dalle Marche al Lazio, dalla Toscana al Veneto, passando per la Liguria, ma anche dall’estero.

Nella mostra, gestita dall’associazione presepistica locale, intitolata al compianto e appassionato fondatore Gualtiero Angelini, a cui si deve la creazione di questa sentita manifestazione cresciuta a dismisura nell’arco degli anni, tra le altre, si trovano opere di Marco Bonechi, Piergiorgio Poeta, Luigi Suarato, dell’associazione Segui la Cometa di Monteprandone – la novità di questo 2022 – dell’associazione italiana Amici del Presepio di Napoli (con 30 lavori di alto pregio), dell’associazione Presepistica Napoletana (con 27 realizzazioni), dell’associazione Irpina (guidata dal maestro Vincenzo Saccardo con una amplia sezione dedicata agli animali nel presepe napoletano), dell’associazione Amici del Presepio di Monte Porzio Catone (con un omaggio alla città rinascimentale), degli Amici del Presepe di Aprilia (con presepi costruiti con diverse tecniche), dell’associazione toscana Natale nel Mondo (con una rassegna hi-tech e tanto di qr per accedere a brani natalizi), dei tappetari di Camaiore (con mosaici in segatura colorata) e dell’associazione Fabio Carbonari di Cascia (che porta con sé la tradizione umbra).

arte presepiale a Città di Castello_foto di Massimo Radicchi
foto di Massimo Radicchi

Ma l’esposizione è anche contemporaneità e, lungo il percorso, tende a volgere lo sguardo a momenti di riflessione su temi attuali come, ad esempio, con il presepe sulle “guerre”, realizzato dal maestro Paolo Durante, raffinato artista di Maddaloni. Così è descritta l’opera: «Un paesino tranquillo, in una zona del mondo non ben definita, che ospita da generazioni, popoli di diverse etnie e di diverse religioni è scosso da una guerra tremenda che provoca morte e distruzione. Tra le macerie della chiesa alcuni sopravvissuti, in segno di pace, riescono comunque ad allestire un piccolo presepe». A metà, dunque, tra uno scenario di pace, sereno e colorato e uno post bellico, con bombe ed elicotteri ad adombrare il cielo. Il presepe è avvolto alla base da uno striscione che richiama i colori dell’Ucraina.
Ancora, sempre in linea con i tempi odierni, il presepe bianco in ceramica realizzato dalle maestranze della cooperativa Ceramiche Noi di Città di Castello, che da qualche è esempio di resilienza e caparbietà dimostrati nel superare mille difficoltà incontrate sul loro cammino: dalla spettro della chiusura e possibile delocalizzazione dello stabilimento in Armemia al covid, fino alla crisi energetica e il caro bollette, senza dimenticare Giulio Mariucci e Cesare Gaggioli, artigiani, soci e instancabili fondatori dell’associazione tifernate, recentemente scomparsi.
Ma nella basilica di piazza Gabriotti spazio anche a hobbisti, collezionisti, pittori, e, per gli amanti della riscoperta della città, anche un tour presepiale itinerante cittadino che tocca la Pinacoteca comunale con un presepe settecentesco su teca dipinta a mano in stile napoletano (Adorazione dei Pastori. Bottega di Andrea della Robbia), la chiesa del Buon Consiglio con un grande presepe in cartapesta di Francesco Invidia, la chiesa di San Giuseppe con un presepe tradizionale umbro realizzato con la tecnica dei diorami, la chiesa di Santa Maria Maggiore (campanile rotondo) con un presepe in stile umbro, Tela Umbra con il presepe Franchetti, il museo del Duomo (loggiato Gildoni) con la collezione di 300 opere di Silvio Bambini, corso Vittorio Emanuele con un presepe della società rionale Matonata, la chiesa Santa Maria e San Giuliano Riosecco con un presepe della società rionale, la chiesa degli Zoccolanti e il Santuario Belvedere con presepi tradizionali.

arte presepiale a Città di Castello_foto di Massimo Radicchi
foto di Massimo Radicchi
INFORMAZIONI UTILI

L’esposizione è aperta al pubblico tutti i giorni fino al prossimo 6 gennaio con un biglietto unico di accesso di 2,50 euro, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30. Ingresso gratuito per i ragazzi fino a 12 anni. Per l’occasione, anche un catalogo realizzato da Cartoedit srl al costo di 6 euro, fino a esaurimento scorte.

Le fotografie di Massimo Radicchi

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