PERUGIA – La pedopornografia, gli attacchi informatici a strutture critiche, le truffe online e in crimini di cyberfinanza. Ancora, le minacce eversive e terroristiche che corrono sulla rete. Sono gli ambiti principali contro i quali gli investigatori della polizia postale anche in Umbria sono stati chiamati ad impegnarsi.
Per quanto riguarda il contrasto alla pubblicazione e alla diffusione di contenuti pedopornografici su social network, anche in Umbria, è stato rilevato l’ormai diffuso fenomeno per il quale veniva intaccata la reputazione dei vari titolari di profili social attraverso la pubblicazione di materiale scabroso di natura pedopornografica con accessi abusivi massivi a profili privati di ignari cittadini e di persone dotate di rilevanza mediatica, politica o di altra natura.
La fine dell’emergenza sanitaria ha registrato una diminuzione dei casi trattati, collegata ad una minore circolazione di materiale pedopornografico, rileva la postale, che non ha però inciso sull’attività di contrasto. Infatti, è stato registrato un aumento dei soggetti individuati e deferiti per violazioni connesse ad abusi in danno di minori. Andando ai numeri, in Italia gli indagati nel 2022 sono stati 1.463, 3% in più rispetto al 2021. Una crescita analoga a quella dei siti segnalati per essere inseriti nella black listi, 2.622. In Umbria, invece, gli indagati aumentano del 55% a Perugia, dove sono stati 28, mentre scendono del 20% a Terni, sono stati 4. Nessun arresto, mentre i siti segnalati sono stati 79. Nel periodo di riferimento sono stati trattati 4 casi per adescamento online di cui 3 nella fascia di età 14-17 anni.
Social network e videogiochi online sono i luoghi di contatto tra minori e adulti più frequentemente teatro delle interazioni nocive, a riprova ulteriore del fatto che il rischio si concretizza con maggiore probabilità quando i bambini e i ragazzi si esprimono con spensieratezza e fiducia, nei linguaggi e nei comportamenti tipici della loro età.
Il centro operativo di Perugia registra una leggera flessione anche dei casi di cyberbullismo, non sono state registrate segnalazioni nel 2022, che può essere interpretata come «effetto della normalizzazione delle abitudini dei ragazzi: non si può escludere che il ritorno ad una vita sociale priva di restrizioni abbia avuto un’influenza positiva sulla qualità delle interazioni sociali, delle relazioni tra coetanei». Temi come il cyberbullismo sono al centro di una costante sensibilizzazione che la postale svolge nelle scuole.
In Umbria sono stati trattati 15 casi di sextorsion, di cui 11 uomini e 4 donne tra i quali nessun caso relativo a vittime minorenni. In uno dei casi segnalati è stato identificato e denunciato alla Procura della Repubblica di Perugia un uomo di 35 anni.
Sul fronte della sicurezza cibernetica, la guerra in Ucraina ha reso necessario alzare ulteriormente l’attenzione sui rischi di attacchi informatici alle istituzioni, anche locali. Nel corso del 2022, sono stati rilevati 204 attacchi, 836 quelli diramati.
Aumentano le truffe informatiche, 470 i casi trattati, di cui 307 a Perugia (+5,1%) e 163 a Terni (+17,2%). Sono state indagate 184 persone, sette quelle arrestate. Il giro d’affari delle truffe, nelle loro differenti varianti, da quelle romantiche al phishing più classico, è stato di circa 4 milioni di euro.


