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Nomina di Castelli a commissario post sisma: le prime reazioni in Umbria

Dalla Regione al vescovo della diocesi Spoleto-Norcia, passando per Fratelli d’Italia, Dem e Patto Civico

foto dalla pagina Facebook Guido Castelli
Fra.Cec.

PERUGIA – Ufficializzata la notizia della nomina del senatore di Fratelli d’Italia Guido Castelli alla guida della cabina di regia della ricostruzione post sisma nel centro Italia, al posto dell’avvocato Giovanni Legnini, partono le prime reazioni delle diverse fazioni politiche in Umbria.

«Un ringraziamento sentito a Legnini che in questi anni – commenta l’assessore regionale Paola Agabiti – si è dimostrato un professionista attento alle necessità legate alla ricostruzione, dimostrando non solo un apprezzato senso pratico nella risoluzione dei problemi, ma anche vicinanza alle popolazioni dei territori colpiti dal terremoto. Una collaborazione, quella tra Legnini e l’Umbria che ha prodotto risultati concreti per la ricostruzione e che ora sarà in continuità con l’azione che verrà messa in atto del nuovo commissario Castelli. Gli auguri di buon lavoro che Legnini ha rivolto al senatore Castelli sono il segno di un passaggio di consegne tra due rappresentanti delle Istituzioni che hanno a cuore la ricostruzione delle zone colpite dal sisma, prima di tutto. Auguri di buon lavoro a cui mi associo. Il senatore Castelli, che ho avuto l’occasione di conoscere in qualità di sindaco prima e assessore regionale poi, saprà mettere in campo quelle strategie che un amministratore pubblico conosce bene quando ci si deve calare nelle dinamiche dei territori dove operare».
L’esperienza che il senatore Castelli ha maturato nelle Marche in occasione della ricostruzione post sisma, partecipando a varie cabine di regia, prosegue l’assessore: «Sarà un ulteriore valore aggiunto per l’Umbria e per il centro Italia in generale. Così come lo sarà, un valore aggiunto, la vicinanza che il senatore Castelli saprà dimostrare ai territori umbri, dal momento che anche lui ha visto la sua regione piegata e ferita dal sisma. Territori che personalmente conosco bene, e per questo, come è stato con Legnini, anche con il senatore Castelli sarò a disposizione per dare una mano e fare in modo che la ricostruzione delle zone colpite dal sisma della Valnerina, di Spoleto e dell’Umbria in generale avvenga nel miglior modo possibile».

«Al commissario Giovanni Legnini con il quale abbiamo condiviso e vissuto due anni particolarmente intensi e decisivi per la ricostruzione del centro Italia, va un grande e sincero grazie – le parole di Nicola Alemanno, sindaco di Norcia – Grazie per essersi messo a disposizione, per aver ascoltato gli amministratori, grazie per aver reso concrete le istanze dei territorio ed essersene fatto portavoce ed alfiere in prima persona nei confronti del Governo e del Parlamento. Non sono stati due anni semplici. La nomina di Legnini avvenne quando il mondo stava per affrontare una delle emergenze più complicate dell’ultimo secolo e inaspettate qual è stata la pandemia. Per il centro Italia, una nuova emergenza, sommata a quella del sisma che rischiava di compromettere la scelta di continuare a vivere in questi territori. Con Legnini però, quando tutto si era fermato, in sede di Cabina di Coordinamento sisma non abbiamo perso un solo istante. C’era il cantiere più grande d’Europa da ricostruire e ci siamo incontrati, seppur da remoto, quotidianamente per accelerarne l’iter. I cittadini, tutti noi, già stremati, non potevano attendere ulteriormente. Tante le ordinanze che hanno visto la luce, programmi straordinari di ricostruzione dedicati a centri e frazioni, la realizzazioni di piani attuativi, programmi straordinari per le opere pubbliche. Poi l’ordinanza 100, oggi superata dal Testo unico della Ricostruzione privata, tra gli ultimi atti approvati: una summa che costituirà una base solida alla quale affidarsi per poter affrontare questa seconda fase della ricostruzione. Un documento che prima non c’era e di cui ne avremmo avuto tanto bisogno, ed ora è realtà e a disposizione. Poi la grande opportunità del Cis e del Pnrr fondo complementare per il rilancio sociale ed economico dei nostri territori, perseguiti in maniera costante e attenta nel rispetto delle milestone dettate dalla norma. Insomma un grandissimo lavoro svolto insieme, sintetizzato in maniera decisa ed autorevole dal commissario Legnini e da tutta la struttura commissariale. Rinnovando ad egli ancora il nostro grazie, rivolgo le più sentite congratulazioni per la prestigiosa nomina e l’augurio di buon lavoro all’amico senatore Guido Castelli, anche lui membro della cabina di coordinamento sisma, nell’ambito della quale ha apportato un fattivo ed importante contributo, certo che, insieme, si potrà continuare a lavorare per il futuro del centro Italia».

«Al senatore Guido Castelli le mie più vive congratulazioni per la nomina a commissario straordinario per la ricostruzione post sisma del centro Italia – il commento del deputato Forza Italia Raffaele Nevi – Sono certo, data la sua esperienza, che saprà interpretare al meglio il ruolo assegnatogli dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e saprà dare una ulteriore spinta al processo di ricostruzione delle aree colpite. Al commissario uscente, Giovanni Legnini, va il riconoscimento di aver realizzato in questi ultimi anni un ottimo lavoro, permettendo alla ricostruzione di avviare passi decisivi verso il suo compimento».

«Nonostante il parere del territorio, delle associazioni e dei tecnici – asserisce la capogruppo Dem Simona Meloni, che già nei giorni scorsi aveva espresso preoccupazione in vista della decisione del Governo sulla gestione post-sisma – il Governo decide di piantare l’ennesima bandierina e, all’insegna del più becero dello spoil system, liquida il commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini per lasciare il posto ad un suo uomo, il senatore Guido Castelli. Ringraziamo il commissario uscente Giovanni Legnini per il grande lavoro svolto nella sua funzione con risultati riconosciuti trasversalmente, anche sul territorio. Con lui la ricostruzione ha cambiato passo e i cittadini hanno percepito questa differenza. La sostituzione è un errore, che speriamo i cittadini non debbano pagare a caro prezzo. Auguriamo buon lavoro al neo commissario Castelli, con l’auspicio che sappia lavorare con altrettanta competenza e serietà per tutti i territori colpiti dal sisma e per tutti i cittadini».

«Nessuno nega al Governo in carica di nominare chi ritiene migliore per svolgere delicati ruoli commissariali, quel che lascia perplessi è il motivo della sostituzione del commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini, che ha ben operato – scrive in una nota il consigliere regionale Andrea Fora del Patto civico – Dopo esperienze di commissari poco adatti, l’arrivo e l’operato di Legnini è stato salutato e riconosciuto da amministrazioni comunali e regionali di ogni colore politico come positivo. La ricostruzione del centro Italia con Legnini ha cambiato passo e questo è un dato oggettivo. La sostituzione di Legnini con Guido Castelli, senatore di Fratelli d’Italia ed ex sindaco di Ascoli Piceno, risponde quindi a criteri di merito o di vecchia spartizione di poltrone? È questo il nuovo che avanza? Se la ricostruzione che marciava spedita subirà dei rallentamenti, i cittadini a questo punto sapranno con chi prendersela perché si è preferita la bandierina di parte ad una buona continuità istituzionale».

Dichiara all’Ansa il vescovo della diocesi Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo: «La non riconferma di Giovanni Legnini alla guida della Struttura commissariale per la ricostruzione post sisma è uno schiaffo alle popolazioni terremotate. Non ho nulla contro il nuovo commissario, che per altro non conosco, ma credo che l’operazione sia figlia di una politica scellerata e di basso livello che passa sopra le teste della gente. Il Governo ci spieghi il senso di questi avvicendamento, visti i risultati ottenuti in questi anni dal commissario Legnini che ha dimostrato di essere persona seria e capace. La sua sostituzione offende le differenze dei cittadini».

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