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«Spoleto, Ujazz, Eurochocolate hanno tanti anni. Ci vuole un grande evento nuovo da fare in Umbria. Idee? Pronti»

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | Eugenio Guarducci, patron del cioccolato, lancia l’allarme e le possibili soluzioni: «Una kermesse enogastronomica nel nostro Perigord e i tramonti del Trasimeno. Rischi? Ci sono ma il turismo è il nostro petrolio. Bisogna estrarlo»

di Marco Brunacci

PERUGIA – Se da queste parti c’è uno che sa come si attira la gente, e quindi va ascoltato ogni volta che parla di turismo, è il patron di Eurochocolate, Eugenio Guarducci.
Sentite cosa dice a Tef channel: «I grandi eventi dell’Umbria hanno una media 40 anni. 60 il Festival di Spoleto, 50 Umbriajazz, giù a scendere con Eurochocolate. Sarà il caso di farne uno nuovo. No?».
Da queste parti Guarducci sfonda una porta già aperta dal giorno dopo che Tesei arrivò a Palazzo Donini.

Ok, grandi eventi nuovi. Sono indispensabili. Ma lei ha qualche idea? «Proposte? Diverse. Per esempio: una grande kermesse enogastronomica nel nostro Perigord, dalla Valnerina a Spoleto fino a Montefalco (terra Natale della presidente, ndr). Oppure: vogliamo provare a lanciare gli irripetibili tramonti del lago Trasimeno? Si può fare».
Ma lei non voleva realizzare anche una manifestazione sugli amari?
«Avevo fatto una ricerca di mercato. Gli amari sono gli alcolici più venduti in Italia, cominciano a piacere anche ai giovani. Ma non posso mica fare tutto da solo».
E va bene: però tra Tesei e Agabiti guardi che i numeri del turismo sono da record.
«Buoni, per carità. Abbiamo recuperato il gap del Covid, siamo tornati ai record del passato. Ma questo è il petrolio dell’Umbria. Dai 6 milioni scarsi di adesso, dobbiamo arrivare a 7 milioni di visitatori all’anno. Si può fare e questo sarebbe davvero un record».
Perché lei dice che l’aeroporto va bene ma bisogna pensare anche ad altro?
«Perché in realtà i numeri dicono che sono non più di 70-80 mila i visitatori che porta in Umbria, sapendo che c’è anche gente che parte. Ben inteso: l’aeroporto va bene, ma non basta da solo a fare grandi numeri».
La città del cioccolato al Mercato coperto non sarebbe decisiva per fare di Perugia, finalmente e una volta per tutte, la meta per chi cerca cioccolato e jazz, obiettivo turistico non episodico?
«Ne riparliamo tra un po’. L’asticella posta dal bando del Comune di Perugia per realizzare la città del cioccolato al Mercato coperto è molto alta. Di fatto servono 4,5 milioni per partecipare e sperare di guadagnarci».

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