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Bilancio ingessato a Terni, frattura tra il presidente e il vicepresidente del consiglio comunale

Filipponi (Pd) attacca sul blocco dell’attività amministrativa, Ferranti (Fi) replica: «Ti sbagli, andiamo a tutto gas»

TERNI – Forse una questione di tachimetri diversi. Sulla velocità dei lavori del consiglio comunale di Terni visioni completamente opposte tra il presidente Francesco Ferranti (FI) e il suo vice Francesco Filipponi .

Il vice, consigliere del Pd, parla di «attività amministrativa ingessata», riconducendola alla nota battaglia tra il sindaco Latini e il gruppo consigliare della Lega. Ferranti smentisce. Tra i due è insomma frattura, come se non bastassero i tanti litigi che caratterizzano la politica ternana di questi tempi.
Scrive Ferranti: «Ho letto con stupore le dichiarazioni del vice presidente Filipponi in merito a un presunto e fantasioso stallo della massima assise cittadina, intanto perché il collega essendo membro dell’ ufficio di presidenza conosce bene le cadenze mensili del consiglio comunale che sono sempre state di 3/4 sedute al mese. A febbraio il consiglio si è riunito regolarmente 3 volte ad oggi , evadendo ben 7 atti amministrativi e oltre 20 interrogazioni politiche alla giunta e quindi in totale continuità con la media degli ultimi 5 anni, sottolineo poi che ad oggi non vi sono atti amministrativi arretrati e giacenti. Il bilancio previsionale inoltre sta scontando i 20 giorni di deposito previsti. La commissione consiliare sta già lavorando ad esaminare gli atti e entro la scadenza del 30 aprile (prorogata rispetto al 31 marzo, ndr) sarà portato in aula il bilancio e il dup».
Più contenuta la controreplica di Filipponi: «La mia una dichiarazione non aggressiva. Ho solo detto quello che tutta Terni sa, che da settimane la Lega non vota gli atti del sindaco e degli assessori. Ora penso che lo sappia anche il presidente Ferranti».

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