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«Disservizi e liste d’attesa: in Umbria diritto alla salute compromesso»

La procura della Corte dei conti dura sulla sanità. I commenti di sindacati e forze di opposizione

PERUGIA – «Notevoli criticità che non incidono unicamente sulla spesa, ma soprattutto sul diritto alla salute della collettività locale, che rischia di essere seriamente compromesso e non soltanto da molteplici disservizi e dall’allungamento delle liste di attesa».

Parole pesanti quelle di Rosa Francaviglia, procuratore regionale della Corte dei conti dell’Umbria, che hanno scosso la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura contabile. Francaviglia, che ha parlato dopo il presidente Piero Floreani, ha ricordato il terremoto dell’inchiesta Sanitopoli ma «a distanza di tre anni, si ribadisce ancora una volta che la sanità pubblica non deve essere smantellata, ma rafforzata e preservata anche combattendo gli sperperi e premiando la meritocrazia».
Una presa di posizione molto dura, in cui il procuratore ha ribadito l’attenzione del suo ufficio per le «molteplici problematiche in ambito sanitario», che ha scatenato ovviamente le reazioni della politica e del sindacato. «Come forze di minoranza – hanno commentato i consiglieri regionali Simona Meloni, Michele Bettarelli, Tommaso Bori e Fabio Paparelli (Pd), Thomas De Luca (M5S), Andrea Fora (Patto civico), Vincenzo Bianconi e Donatella Porzi (Gruppo Misto) – avendo segnalato, a più riprese, questa situazione ormai fuori controllo, ci limitiamo ad esprimere profonda preoccupazione specie per i rilievi puntuali su ‘illeciti’ che, come è stato detto, ‘si potranno attualizzare a breve’, circa l’attuazione del Pnrr. Riteniamo altrettanto inquietante – aggiungono – il riferimento che è stato fatto al fenomeno massivo di responsabilità sanitarie da mal practice, alla mancanza di controlli sul settore della sanità privata, agli illeciti rimborsi e alle proroghe illegittime».

«Cme Cgil e come Funzione Pubblica non possiamo dirci di certo stupite da queste affermazioni, che non fanno altro che confermare le denunce che come sindacato lanciamo da tempo e che sono state alla base di una lunga mobilitazione, con tanto di manifestazione regionale a Perugia partecipata da migliaia di persone, mobilitazione che resta assolutamente aperta». Così in una nota Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil dell’Umbria, e Desirè Marchetti, segretaria generale della Fp Cgil dell’Umbria. Il sindacato auspica quindi un immediato intervento nella direzione indicata dal massimo organo di controllo sull’amministrazione dello Stato: «Non è possibile continuare a nascondere la testa sotto la sabbia il nodo delle assunzioni, promesse e mai realizzate, quello strettamente collegato delle liste d’attesa e la privatizzazione strisciante in atto sono i problemi da aggredire subito con atti concreti e investimenti».

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