R.T.
TERNI – Alle 23 il gruppo dirigente della Lega esce dal Classic hotel praticamente sgolato.
Reduce da ore di urla dovute al confronto su da farsi: correre in solitaria guidati dal sindaco uscente Latini o rientrare nel resto della coalizione di centrodestra con Masselli? Non è chiaro quale sia stato il verdetto finale della riunione notturna. Molto nitide le urla che si sono avvertite a più riprese. Il confronto tra il segretario regionale Virginio Caparvi, provinciale David Veller, comunale Devid Maggiora, il sindaco Leonardo Latini, i suoi assessori e i consiglieri, è stato molto duro. Presenti anche l’ex senatrice Valeria Alessandrini e un gruppo di militanti storici. A un certo punto Caparvi ha dovuto alzare i toni per invitare alla calma. Nel corso del vertice, numerosi sono stati i confronti. Accesissimi. Lo scontro tra chi vuole ricandidare Latini e chi invece preferisce aderire alla coalizione di centrodestra. Particolarmente acceso il contraddittorio tra lo stesso sindaco e il segretario Maggiora. Così come non sono mancate le parole forti tra gli assessori Cristiano Ceccotti e Federico Cini nei confronti dei consiglieri comunali.
Questi ultimi hanno ribadito che da mesi gli amministratori comunali stanno portando la Lega a sbattere contro il muro di un risultato elettorale che si annuncerebbe deludente. Sulla sponda opposta gli amministratori uscenti che sono convinti di andare ben oltre l’8 per cento delle politiche di settembre e di conquistare addirittura il ballottaggio.
La discussione è proseguita a oltranza e anche una volta suonata la campanella del match finale si è proseguito per strada. Nella giornata di venerdì 31 marzo, si capirà meglio quali siano le decisioni della Lega di Terni, che comunque a livello nazionale ha l’indicazione di correre in solitaria.
