MARIA LUCE SCHILLACI
TERNI – Nuovo successo per l’evento Mods creato dai Mods della Sottocultura Ternana: ‘Terni Subculture Alldayer’.
L’appuntamento era da da Rolando Cafè Terni con un raduno di tutti i seguaci della Mod Culture e con il noto dj Blon, al secolo David Conti, che ha fatto girerare i dischi 60’s soul, R&B, garage, beat, britpop 90’s e indie. «I ragazzi della sottocultura ternana – spiega Blond – hanno voluto organizzare questo evento per dare risalto alle culture che non seguono le mode, ma rimangono fedeli ai loro ideali di musica, abbigliamento soprattutto stile di vita». Il primo gruppo Mods di Terni, è nato sul finire degli anni 80. Negli anni 90 frequentavano i raduni scooteristici in Italia e all’estero, dalla Francia alla Spagna e l’Inghilterra.
«Ci piace fare musica – spiega ancora Blond – tutto rigorosamente in vinile e con dischi originali». Non si tratta dunque di un club o un’associazione, come tengono a precisare, bensì di un gruppo di veri amici che si ritrovano sulla stessa onda della cultura Mod, con lo stesso modo di pensare e la voglia di essere diversi. Il termine Mod, abbreviativo di Modernism fa riferimento alla subcultura giovanile che si sviluppò a Londra alla fine degli anni ’50, raggiungendo il picco di popolarità negli anni ’60.
Gli elementi significativi della subcultura Mod sono il look curato ed innovativo, la musica soul e beat, l’abbigliamento italiano degli anni ’60 e gli scooter italiani come la Vespa e la Lambretta, spesso adornati con molte luci e specchietti supplementari per richiamare l’attenzione. A partire dalla seconda metà degli anni ’60 si iniziò ad usare il termine Mod in un senso più ampio, per descrivere tutto ciò che si credeva essere popolare, alla moda, o moderno. «A Terni – precisa Blond – siamo un nucleo storico, una ventina di persone, dai 23 anni ai 50».
