in

L’Altotevere diventa un grande museo per l’omaggio al Signorelli

Il progetto coinvolge gli otto comuni altotiberini, la Diocesi di Città di Castello e venti luoghi della cultura

CITTÀ DI CASTELLO (Perugia) – L’Alta valle del Tevere si trasforma in un museo gigantesco per le iniziative legate ai 500 anni della morte del genio pittorico di Luca Signorelli. Le iniziative riguarderanno tutti e otto i comuni altotiberini, la Diocesi di Città di Castello e ben 20 strutture museali presenti nel territorio.

E’ stato firmato martedì 28 marzo a Città di Castello il protocollo di intesta del progetto “La valle di Signorelli”, che permetterà di visitare undici opere dell’artista rinascimentale con un biglietto ridotto da sabato 1° aprile (giorno dell’inaugurazione dell’evento), fino a dicembre 2023. Si tratta di un progetto inedito che vedrà un connubio mai avvenuto prima fra il Rinascimento e l’arte contemporanea grazie alla presenza nel circuito dei Musei Burri a Città di Castello.
La Valle di Signorelli abbraccia le opere prodotte dai due artisti e dalla loro influenza sui committenti, tra cui la “Pala di San Sebastiano” e il ciclo di affreschi nell’Oratorio di San Crescentino a Città di Castello, la “Deposizione” nel museo di Santa Croce ad Umbertide. L’attivissima scuola di Signorelli ha lasciato importanti tracce nel museo del Duomo, a Citerna, al Castello Bufalini di San Giustino, a Montone.
Oltre ad un biglietto agevolato per la mostra, l’Alto Tevere proporrà un calendario congiunto di animazione culturale, rievocazioni storiche, eventi ispirati alla figura di Luca Signorelli e proiettati nella contemporaneità di questo territorio a cui Alberto Burri, il maestro dell’Informale, dei sacchi e del cretto di Gibellina, ha lasciato i suoi tre musei.
L’accordo è stato siglato nella sala del consiglio comunale alla presenza del sindaco del comune di Città di Castello Luca Secondi e degli altri sindaci e rappresentanti istituzionali altotiberini e della Diocesi, il protocollo di intesa del progetto “La valle di Signorelli”, promosso dai Comuni dell’Alto Tevere e dai musei del territorio in occasione dei Cinquecento anni della morte di Luca Signorelli e di Pietro Vannucci, il Perugino. Presente anche il vicesindaco del comune di Cortona, Francesco Attesti in rappresentanza della patria dell’artista rinascimentale. Anche nel comune toscano sarà possibile accedere con biglietto ridotto alle strutture museali.
La Valle di Signorelli è anche un invito a conoscere questa parte dell’Umbria in cui il Rinascimento convive con la Contemporaneità e in cui il panorama delle grandi opere del Rinascimento è ancora rimasto intatto. In coordinamento con il progetto Perugino e Signorelli, con le iniziative di Assogal e del Gal Alta Umbria, l’Alto Tevere Umbro per la prima volta propone una mostra di Vallata, un primo tentativo di “Valle Museo”.

Usando la rete interattiva dei musei, RIM Altotevere, ed i canali social collegati, comuni e musei hanno organizzato un calendario comune e un ingresso agevolato a tutte le strutture dove si trovano le opere, tra di loro distanti pochi chilometri, così da offrire un itinerario culturale circoscritto e ricco di arte, particolarmente adatto ai fine settimana e ai ponti lunghi che caratterizzano la primavera 2023. Per questo “La valle del Signorelli” si avvale sia nella webapp http://www.rimaltotevere.it, nel depliant e nei manifesti di un QRcode guida dei siti e di un QRcode che rimanda ad un calendario aggiornato in modo progressivo.
La promozione della mostra è stata inserita nelle iniziative dei GAL dell’Umbria, che hanno investito nella guida di Repubblica. E’ stata messa a disposizione la rete dei musei altotiberini per costruire un percorso in modo da valorizzare l’arte di Signorelli. E’ stato realizzato anche un video, con i contributi di uno dei più grandi esperti di Signorelli, il professor Tom Harry, e di Bruno Corà, presidente della Fondazione Burri.
Affermano i rappresentanti delle istituzioni che hanno firmato l’accordo: «Abbiamo scommesso sulla Valle Museo, che a parole è una buona idea ma metterla in pratica diventa molto complesso perché è stato attivato ex novo un coordinamento, che pensiamo stia portando risultati importanti. Il più importante è che il territorio sta pensandosi come qualcosa di organico, integrato nel quale l’unione fa la forza. La Valle di Signorelli si base sul rapporto speciale che ebbe con l’Alto Tevere a cui ha lasciato alcune delle sue opere più belle e conosciute. Sebbene visse e morì a Cortona, Città di Castello e l’Altotevere umbro divennero una seconda casa per l’artista».
Il presidente della Fondazione Burri Collezione Palazzo Albizzini, Bruno Corà, intervenendo alla firma del protocollo e nel video che accompagna la campagna, sottolinea come «il rapporto tra Luca Signorelli e Alberto Burri esiste ed è legato a numerosi fattori, il primo è che entrambi sono vissuti in questo territorio: rispetto alla loro pittura ci sono analogie formali, confronti; Burri in realtà appartiene interamente alla modernità ma ci sono molti aspetti classici, nel metabolismo di Burri, Signorelli è entrato e va cercata nell’elemento storico, geografico-culturale. Questa è una chiave di lettura possibile».
L’inaugurazione della mostra si svolgerà sabato 1° aprile in contemporanea, a partire dalle 11.00, in tutti i comuni coinvolti nell’iniziativa.

Crede di aver comprato un’auto online ma è una truffa

Nodo di Perugia: ecco il progetto definitivo del primo stralcio