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Nodo di Perugia, il comitato Salviamo Collestrada: «Ci hanno lasciati fuori»

La protesta e la petizione: già 15mila adesioni su Change.org

R.P.

PERUGIA – Il comitato contro il “Nodino” di Collestrada non ci sta e denuncia quello che è successo in occasione della presentazione del progetto in Regione.

I membri del comitato “Salviamo Collestrada”, attraverso un comunicato di fuoco, vogliono far sapere che sono stati lasciati alla porta di Palazzo Donini: «C’è stato negato l’accesso ad un evento pubblico.
Ci appelliamo a tutti i rappresentanti delle istituzioni, della politica, delle associazioni di categoria e ad ogni persona di buon senso indipendentemente dalla posizione a riguardo».
Dal comitato si dicono «profondamente amareggiati che la Regione Umbria abbia presentato un progetto di un’opera pubblica così importante senza permettere un confronto democratico con la cittadinanza». C’è anche un amaro retroscena.

All’ingresso della sede della giunta regionale, a coloro che volevano prendere parte alla presentazione è stato chiesto se avevano l’invito. Alla risposta non affermativa, la sala è diventata definitivamente offlimits: «Questo atteggiamento dimostra una mancanza di rispetto per la cittadinanza e per la democrazia stessa. In un momento in cui la partecipazione democratica e la trasparenza sono più importanti che mai, la Regione ha fatto esattamente il contrario, tradendo la fiducia della cittadinanza. Siamo profondamente delusi e chiediamo urgentemente di ascoltare la voce dei cittadini».

Il comitato prosegue quindi la sua opera di sensibilizzazione sul territorio e annuncia nuovi incontri pubblici: «Abbiamo in programma altre presentazioni aperte a tutti per diffondere capillarmente sul territorio il progetto definitivo. A cui invitiamo tutta la cittadinanza e tutti i politici umbri».
Martedì 4 aprile è prevista una riunione a Sant’Egidio alle ore 21 ed inoltre è in preparazione una grande manifestazione pubblica.

Da ieri è qualche giorno è online il sito www.nododiperugia.it dove, informano dal comitato, «stiamo archiviando tutto il materiale e la documentazione su quest’opera. Per dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, l’inutilità, tutte le criticità, il dispendio di denaro pubblico e l’impatto che avrebbe sul territorio».
Su Change.org è ancora attiva la petizione web contro il “Nodino”. Le adesioni sono arrivate quasi a 15mila.

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