Redazione Terni
TERNI – La coppia che guida il Pd di Terni, il duo Spinelli – Raffaelli, è in difficoltà. Appena poche sere fa il segretario comunale e l’ex sindaco hanno brindato con il prosecco per averla spuntata sul segretario regionale Bori con la candidatura a sindaco di Kenny.
Il duo nei giorni scorsi ha stretto sul nome del professore di origine argentine con il tavolo regionale in corso. Ed è proprio dal tavolo regionale di coalizione, dalla nuova riunione di martedì, che arrivano grattacapi per il segretario comunale Spinelli e per l’ex sindaco Raffaelli.
I Cinque Stelle hanno chiesto il “contratto” pluriennale: accordo alle amministrative 2023 ma anche alle regionali 2024. Ancora prima i Cinque Stelle si sono spesi affinché a Terni si proceda ad un sondaggio per capire se il candidato della coalizione possa essere Kenny o il pentastellato Fiorelli.
Almeno la questione del “contratto” Bori si è impegnato a portarla nella direzione regionale e ad allertare il nazionale del Pd.
I rapporti tra Dem e Cinque Stelle, a Terni, sono ai minimi termini.
«Se toccasse a voi al ballottaggio non vi daremo alcun voto» – è il ritornello dei pentastellati.
In casa Pd c’è anche il problema dei giovani democratici che non vogliono stare in lista perché dissentono dalla linea del segretario.
Lista: sicura la presenza della ex dirigente scolastica Elisabetta Mascio che con i Dem si era già candidata per le suppletive al senato. In campo la dottoressa Maria Grazia Proietti e la consigliera comunale uscente Tiziana De Angelis.
Ma il colpo a sorpresa potrebbe essere proprio quello del segretario. Spinelli, per zittire i detrattori e per irrobustire la candidatura Kenny, sarebbe pronto a candidarsi come capolista. Come dire un asso sul tavolo.


