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Terni, Lega umbra nel pallone, Fdi resta ferma e torna in pole position. Masselli si riprende la testa dei candidati sindaco

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | L’accordo nazionale per Catania e Brescia, permette agli umbri di tornare a trattare. La finale è di nuovo Alessandrini-Masselli. Ma con i leghisti in svantaggio perché si ritrovano al tavolo con tre candidati e fanno venire il mal di testa agli alleati. L’ultima parola a Meloni-Salvini

di Marco Brunacci

TERNI – Ultimissime sul candidato sindaco del centrodestra per Terni. Le indiscrezioni dicono che il summit del centrodestra romano, finito a tarda notte, ha di nuovo dato al livello umbro la possibilità di andare a chiudere. Da quel che si sa, infatti, Catania andrà a Fratelli d’Italia, ma ci sarà Brescia e un paio di grossi comuni del Milanese che avranno candidati leghisti.

Quindi si torna alla “finale” che Umbria7 ha indicato ormai 10 giorni fa: Alessandrini versus Masselli. Con un punto in più per Masselli. Dovuto alla strategia non geniale della Lega Umbria che si è ritrovata ieri sera con tre candidati sul tavolo: l’uscente Lallo Latini, che non vuol farsi da parte nonostante la sfiducia del gruppo consigliare del suo partito ed esibisce ancora sostenitori che compaiono in elenchi o al telefono, l’assessore regionale, comunque un esponente leghista, anche se un po’ speciale, Enrico Melasecche, che si è candidato con un annuncio via Ansa, francamente non facile da comprendere, oltre alla Alessandrini che è l’ex senatrice scelta dalla segreteria leghista.
Questo comporta una evidente debolezza della proposta leghista.
A questo si aggiunge che nella riunione è stato trovato un ampio consenso sulla candidatura di Fratelli d’Italia, con Forza Italia, i civici, ma anche i gruppi che si erano ritrovati sulla candidatura del medico Rizzo ma che sono stati messi fuori gioco dall’accordo Verini-Calenda e sull’input romano al Terzo Polo umbro di correre insieme al Pd.
Se la candidatura di Alessandrini era praticamente fatta a metà della scorsa settimana (come riferito da Umbria7) ora, grazie al mal di testa che la Lega è riuscita a far venire agli alleati, ma anche grazie all’accordo su Catania e Brescia, la bilancia si è chiaramente spostata.
E non certo per le pressioni fuori luogo e fuori tempo di questo o quell’esponente politico. Se per una settimana la coppia era Alessandrini-Masselli, ora più ragionevolmente si gioca Masselli (sindaco)-Alessandrini (vicesindaco). Con Fdi che mantiene ferma la sua posizione e chiama fuori sia Melasecche che, ovviamente, come un briciolo di buon senso impone, Latini.
Volete sapere se c’è ancora un 1% di rischio per Masselli sindaco (come c’era la scorsa settimana per Alessandrini)? Uno ancora sì e tutto nazionale: Meloni potrebbe non voler creare attriti con Salvini. Il quale però ha avuto quel che chiedeva. Il resto lo ha fatto la Lega umbra.

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