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Alberghi “quasi” sold out per il ponte di Pasqua. «Il terremoto non ci voleva»

Elisabetta Ruozi Berretta parla di strutture piene al 70 per cento: «Ma in genere le prenotazioni arrivano all’ultimo minuto»

TERNI – «C’è ancora disponibilità di camere sia a Terni che a Orvieto, basta guardare Booking». Per Elisabetta Ruozi Berretta, presidente di Federalberghi Terni, molto dipende dal terremoto di Umbertide. «In genere il nostro settore risente delle condizioni meteo, figuriamoci quando sopraggiunge un evento straordinario seppure lieve». Infatti le prenotazioni si sono fermate quando la terra ha iniziato a tremare. Ma è ottimista: «Il primo ponte di aprile dovrebbe portare molti turisti in Umbria, queste almeno le aspettative di noi albergatori. Per ora, comunque, siamo occupati al 70 per cento, con un trend in netta ripresa». Per i ristoranti va ancora meglio: tantissime le famiglie orientate a pranzare fuori, a lasciare stare le offerte nei supermercati per comporre un menù tradizionale, con la pizza di formaggio, gli affettati umbri, l’agnello, i carciofi frutti, la colomba, ad un prezzo contenuto. «Al ristorante non ti sbagli, il prezzo è già concordato» – dicono i consumatori.  «In questa parte dell’Umbria – spiega Ruozi Berretta, proprietaria dell’hotel Garden  – siamo in alta stagione quindi ci si aspetta comunque che le presenze aumentino. Oltretutto ormai il viaggiatore si sposta in continuazione e quindi è probabile che arrivi di lunedì, per  Pasquetta». Tiene la Valnerina, dove le strutture ricettive sono occupate al 90 per cento, e  va meno bene sul lago di Piediluco, dove il masso caduto in località Mazzelvetta ha fatto modificare la viabilità e per chi viene da Terni è un po’ più complicato raggiungere la località lacustre.

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