R.P.
PERUGIA – Il 23 maggio, Giornata della legalità, la Giunta sezionale dall’associazione nazionale Magistrati di Perugia insieme alla procura generale, alla Corte d’appello e all’ufficio scolastico regionale, con il Patrocinio del Comune, ricorderanno, il magistrato Giovanni Falcone – ucciso il 23 maggio 1992 in un attentato terroristico-mafioso insieme alla moglie Francesca Morvillo (anche lei magistrato) e agli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro – simbolo della lotta alla mafia, con l’intento di mantenere viva la memoria di chi ha sacrificato la vita per una società più
giusta.
La giornata – si legge in una nota degli organizzatori – prevede l’intervento di diverse scuole superiori di primo grado del capoluogo umbro che presenteranno le loro riflessioni sotto forma di video o lavori scritti. L’intento, infatti, è quello di guardare avanti, attraverso lo sguardo delle giovani generazioni, coltivando la memoria per costruire una società migliore, aiutando i giovani, dunque, attraverso l’esercizio collettivo della memoria del passato ad interiorizzare l’importanza del rispetto delle regole, facendo propria l’eredità del magistrato per attualizzarla nel loro presente e nel loro futuro.
Come sosteneva Antonino Caponnetto: «La mafia si combatte prima di tutto nelle scuole, dove si impara ad essere cittadini, rispettando gli altri e, dunque, le regole». Una classe, infatti, altro non è che una piccola società, guidata dall’insegnante al quale spetta l’arduo compito di educare, nel senso etimologico del termine, dal latino “ex ducere” ovvero “tirare fuori”: Tirare fuori i cittadini di
domani, fornendo loro gli strumenti per comprendere la società e per fare, dunque, scelte consapevoli.
Prevista, inoltre, la preziosa collaborazione dell’associazione “Libera” che a partire dagli anni ’90 ha avuto un ruolo fondamentale nella lotta alla mafia, contribuendo su più fronti, educativo, sociale, politico- civile a rendere sempre vivo ed attuale il ricordo del passato, per costruire una società più democratica e più giusta, che realizzi appieno le speranze e gli ideali della Costituzione. Alla fine della giornata si procederà alla piantumazione dell’albero di Falcone, con il patrocinio della Fondazione Falcone, e verrà apposta una targa con riportata una frase significativa di Giovanni Falcone, piena di speranza: «Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini».