DI ARIANNA SORRENTINO
PERUGIA – Narrare un quartiere così intriso di storia e aneddoti – per di più se non lo si vive dal didentro negli anni della sua nascita – poteva essere una sfida decisamente complicata. Con il rischio di non riuscire a cogliere la sua vera essenza. Invece l’occhio attento del fotografo Federico Ventriglia, con la mostra “Di pietra e d’acciaio” è riuscito a raccogliere la sfida e a catturare le sfumature e i vari cambiamenti del paesaggio, dell’uomo e dei suoi luoghi che negli anni si sono susseguiti. Un’indagine fotografica che ha portato alla luce anche racconti meno noti e decisamente curiosi.
Il quartiere protagonista è Ponte della Pietra, quello che fino ai primi decenni del Novecento era un villaggio di campagna abitato da poco più di 200 persone e che poi, a seguito del processo di urbanizzazione – con il suo picco negli anni ’80 – è diventato oggi un agglomerato urbano di oltre 4mila 500 abitanti. «Dove sorgeva inizialmente il villaggio si trova un ponte di pietra risalente al 1835 costruito su un piccolo fiume – spiega il fotografo Ventriglia – questo collegava il santuario alle prime case. Dalla parte opposta del quartiere, invece, un ponte moderno, in acciaio e cemento, costruito sopra una trafficata strada cittadina, a collegare un cimitero ad un centro commerciale». Ad Umbria7 confessa: «Nel lavorare a questo progetto, mi sono fin da subito piaciuti i contrasti. Come il contrasto per eccellenza che poi è quello che dà il titolo alla mostra: l’antico con il moderno, un contrasto forte ed emblema del passaggio dal posto rurale alla periferia».
L’ALLESTIMENTO
La mostra – di ventisette sue fotografie e curata dal noto fotografo Antonello Turchetti – prevede nella sala principale dell’ex chiesa della Misericordia in via Oberdan 54, nel centro perugino, un allestimento disposto seguendo la reale collocazione geografica del quartiere: ad est le zone commerciali, aggregative e residenziali, ad ovest il secondo cimitero della città, un luogo della memoria (l’eccidio del 1944) e gli orti dei pensionati. A sud il santuario, all’estremo opposto un grande centro commerciale. Infine, nelle tre salette, un approfondimento su alcuni edifici di particolare interesse architettonico. «Sono immagini e storie che raccontano l’espansione della città moderna, la vita nella periferia e le tante ed affascinanti vicende che ogni luogo custodisce e svela solo quando osservato da vicino».
Sfida raccolta sì, ma anche vinta, considerando che i visitatori alla mostra sono stati oltre mille – solo al momento. «Un anno fa ho partecipato ad un laboratorio di fotografia tenuto da proprio da Antonello Turchetti sulla fotografia narrativa – spiega Ventriglia – Era parte del progetto di Agenda Urbana del Comune di Perugia. Ognuno di noi doveva raccontare una storia sui quattro quartieri coinvolti nel progetto. Io conoscevo Ponte della Pietra solo di nome, non sapevo collocarlo. Il mio progetto era incentrato su alcuni ragazzi sud americani che giocano al campetto nello sterrato del quartiere ogni sabato, come appuntamento fisso. Da lì ho iniziato anche a fotografare il resto della zona e poi insieme ad Antonello abbiamo sviluppato il progetto».
LUOGO E ORARI PER VISITARE LA MOSTRA:
Ex Chiesa della Misericordia in via Oberdan 54 a Perugia
Dal venerdì alla domenica dalle 11 alle 13
Dal martedì alla domenica dalle 16.30 alle 19.30
Ingresso gratuito





