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G7, Moody’s, Romagna

L’analisi di Angelo Drusiani

di Angelo Drusiani

TERNI – Non c’è che dire: una settimana piena. Politicamente, per la presenza di Capi di Stato o di Governo in Giappone. Finanziariamente, per quanto riguarda il nostro Paese, in attesa del responso di Moody’s, una delle società internazionali che attribuisce sia un giudizio, sia soprattutto una valutazione che fanno riferimento alla solidità e alla solvibilità del debito pubblico. E, di conseguenza, al costo per collocare titoli di Stato, Bot, Btp, Cct, nelle varie tipologie di caratteristiche che li differenziano gli uni dagli altri.

In attesa, non va dimenticato, del prossimo collocamento del Btp Valore, l’ennesima novità che il dipartimento del Tesoro, sempre pronto a presentare al mercato finanziario strumenti interessanti e spesso “rivoluzionari”, proporrà dalla seconda settima di giugno. Per finire, ahinoi, con la catastrofe climatica che ha colpito soprattutto la parte orientale dell’Emilia Romagna. Le immagini del territorio, ora in gran parte allagato, che le varie televisioni hanno messo in onda, sono eloquenti. Parlarne e commentare non ha senso. Perché, in ogni caso, se ne parlerebbe e commenterebbe a tragedia avvenuta. Come spesso accade, peraltro.
Ripartiamo dall’alto degli avvenimenti ricordati. In primo luogo, non tanto la riunione in Giappone, ma la vicenda economico finanziaria legata alle attese sul giudizio dell’Agenzia di rating. Attese su cui si sono concentrati gli scambi di titoli di Stato italiani per due settimane, fino a venerdì 19 maggio 2023. Data in cui il giudizio avrebbe dovuto essere reso di dominio pubblico.

Il grafico fa riferimento ai valori di mercato del BTP decennale in un arco temporale di due settimane. Dal 2 al 19 maggio 2023. Le oscillazioni dei prezzi sono fino troppo evidenti. Abbastanza tipiche di scambi che fanno riferimento agli strumenti obbligazionari con durata medio lunga. Ma che, in questo caso, sono risultate sensibilmente amplificate: dal 4,17% di rendimento, segnato nella seduta del 2 maggio al rendimento massimo, per quest’arco temporale, raggiunto il successivo 18 maggio, alla vigilia dell’ipotetica comunicazione relativa al valore del grado di affidabilità delle emissioni governative del nostro Paese, e pari al 4,30 per cento. Il graficonon ha nulla da invidiare a grafici che rappresentano, spesso, i valori di scambio di titoli azionari.
La svolta: nessun commento verrà reso noto il 19 maggio 2023, e la prossima revisione del valore del grado di affidabilità sarà comunicata a novembre prossimo. Altre due Agenzie di rating. Standard & Poor’s e Fitch, nelle scorse settimane, avevano confermato il grado di affidabilità dei titoli di Stato italiani, accompagnati anche da commenti positivi sulle prospettive di crescita economica del Paese.

Ignare, come noi tutti, peraltro, nelle passate settimane, della citata catastrofe, i cui effetti negativi, certo parziali ma da non sottovalutare, potrebbero manifestarsi proprio sulla crescita economica del Paese. Perché un contributo in tal senso, tutt’altro che trascurabile, è frutto dell’attività commerciale, agricola e turistica, solo per citare le tre specialità più rappresentative, che caratterizzano la Romagna.
In Giappone, in seno alla riunione dei Capi di Governo dei Paesi del G 7, forse si è ricomposta la tensione, davvero inutile, tra Francia e Italia. Sollevata da alcune dichiarazioni di rappresentanti politici del Paese d’oltr’Alpe, come spesso lo si indica. Il Presidente della Repubblica francese si è dichiarato pronto ad aiutare il nostro Paese, con riferimento alla citata catastrofe. Non sempre, peraltro, il rapporto tra le due nazioni è stato cordiale. I commenti, in altro caso, anche di esponenti governativi, furono tutt’altro che gradevoli.
Il riferimento è all’arrivo in un porto francese di una nave con migranti a bordo, dopo, che mesi fa, dall’Italia arrivò il rifiuto di farla attraccare in un porto del nostro Paese.

Sicuramente, le decisioni e le conclusioni del citato vertice sono più importanti, forse, del rapporto tar Italia e Francia. Ma sottolineare l’importanza di quanto deciso è compito di chi segue la politica internazionale. A me basterebbe che un sostegno importante, non solo finanziario, arrivasse da chi, grazie alla Presidenza del Consiglio italiana, abbia visionato la catastrofe citata. E che fosse davvero una svolta. E che non si parlasse quasi sempre solo di politica ad altissimo livello…

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