Nuova botta per il portafoglio di Bandecchi: confermata multa di 250mila euro a Unicusano 

Il Consiglio di Stato ribadisce l’ammenda di 250 mila euro inflitta da Agcm

TERNI – 250mila euro. Una bella somma per molti ma non per Stefano Bandecchi, che ha sempre sostenuto che i 20 milioni di euro sequestrati dalla Procura di Roma per lui fossero poca roba in confronto al fatturato delle sue aziende.  

D’altronde Bandecchi è quello che quando l’amministrazione comunale di Terni gli ha fatto notare che stava ancora aspettando  i denari per la promessa sponsorizzazione del parco della Passeggiata ha risposto che per lui 750 mila euro sono il costo di una delle sue auto. 

E ancora: in un pomeriggio ha annunciato 20mila euro per la banda musicale di Collescipoli forse Sangemini.  Questa volta a bussare a soldi non è né la Guardia di Finanza, né il Comune ma l’autorità che disciplina la concorrenza sul mercato. Il Consiglio di Stato in questi giorni ha confermato la sentenza del Tar del Lazio che a sua volta aveva ritenuto legittimo il provvedimento dell’Autorità che aveva sanzionato alcuni comportamenti commerciali di Unicusano nei confronti degli studenti iscritti. L’autorità per la concorrenza ha preso di mira i rinnovi automatici alle iscrizioni. In sintesi una volta che lo studente si era legato alla Unicusano poi era difficile liberarsene.  Finendo nella spirale dei rinnovi automatici. 

Una associazione dei consumatori aveva sollevato il caso. L’Autorità aveva sanzionato. Il Tar aveva confermato. E ora si è espresso anche il Consiglio di Stato.

Una vicenda – vista la somma – minore per Bandecchi e le sue attività. Resta da vedere se i 250 mila euro scateneranno la stessa pioggia di missili verbali che si è abbattuta nei mesi scorsi sulla procura di Roma e sulla guardia di finanza nell’ambito dell’inchiesta per evasione fiscale

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