SAN GEMINI – La riscoperta di Torquato Tasso parte dall’Umbria. Da uno dei borghi più belli d’Italia: San Gemini. Esattamente da Palazzo Santacroce, dal 2020 di proprietà di Antonio Tacconi, imprenditore illuminato che in piena pandemia decide di acquistare e ristrutturare la residenza storica della famiglia Santacroce e di avviare una serie interventi di restauro e riqualificazione anche del salone degli affreschi. Lì, al primo piano del palazzo settecentesco, una galleria le cui pareti ospitano un ciclo di dipinti murali che raffigurano scene della Gerusalemme Liberata. Perciò l’idea di far nascere a San Gemini una biblioteca tassiana. Venerdì 19 maggio, proprio nel salone degli affreschi di Palazzo Santacroce, oggi Grand Hotel San Gemini, si è svolto il primo di una serie di incontri dedicati al tema della Gerusalemme Liberata. A confronto Maria Celeste Cola, Amnon Dion e Giorgio Baratti. Poi la conferma dell’acquisizione, da parte del Gruppo Tacconi- Ottelio, di un numero cospicuo di edizioni antiche della Gerusalemme Liberata. Un incentivo allo studio e alla collaborazione con tutti quegli istituti di rilevante valore librario che custodiscono le edizioni tassiane: dalla Biblioteca Angelo Mai di Bergamo alle biblioteche di Ferrara, Mantova e Sorrento. L’obiettivo è creare le condizioni perché San Gemini diventi uno dei luoghi tassiani da mettere in rete con le altre mete culturali d’Italia. E’ creare un circuito di eventi letterari legati a Torquato Tasso. Il seminario è stato anche l’occasione per mostrare al pubblico l’edizione in folio della Gerusalemme illustrata da Giovan Battista Piazzetta uscita a Venezia per i tipi di Giovan Battista Albrizzi nel 1745 e fondamentale fonte di ispirazione per i principali artisti della città lagunare in particolare per Giovan Battista Tiepolo che al poema si ispirò tanto nelle opere di Vicenza quanto in quelle veneziane.
