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Sant’Agape al Chiassuolo non deve morire

L’appello di Carlo Favetti

di Carlo Favetti

TERNI – Un frammento della storia ternana da salvaguardare e tutelare. Nel limbo per decenni, in preda al degrado e abbandono, fortunatamente con pannelli protettivi, travetti di ferro, ma non basta, occorre intervenire urgentemente per l’ ex cappella di Sant’Agape.

All’ interno di un avanzo di torrione altomedievale, che ancora conserva le sue caratteristiche architettoniche, si costruì una cappella in onore a S. Agape Santa ternana. Nella piccola cappella, tra l altro, furono ritrovate le ossa della martire e nel 1649, su iniziativa del vescovo della città Rapaccioli, fu installata all’ interno un’epigrafe, mentre, le reliquie furono portate in cattedrale. Il Chiassuolo era di patronato della nobile famiglia ternana dei Carrara, della parrocchia di S. Giuseppe. Famiglia che aveva il suo palazzo poco distante, oggi sede di assessorato. Purtroppo, dopo gli eventi dell’ ultima guerra, la cappella fu trasformata in deposito di materiale, diventata privata e ridotta a ripostiglio. La tela secentesca dell’altare che rappresentava la Santa sembrerebbe che all’ epoca fu venduta. Oggi la struttura e’ in degrado e abbandonata a se stessa, ammantata da erbacce e mondezze varie con di crepe e cedimenti murari. E un peccato che questo pezzo di storia, ma soprattutto di fede e spiritualità locale, vada perduto per sempre. Speriamo che qualche ente o istituzioni prenda una iniziativa intelligente affinche’ si possa dare inizio ad un percorso per intervenire al recupero e sistemazione con un restauro e duraturo consolidamento. Tutelare le testimonianze di tanta storia, arte legata alla fede di un popolo e’ di obbligo soprattutto da parte delle amministrazioni pubbliche.

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