«Alberi pericolanti e puzza di fogna terribile, il Comune intervenga»

Presentate due interrogazioni a firma di Valerio Mancini, capogruppo della Lega al Comune di Città di Castello

CITTÀ DI CASTELLO (Perugia) – Piante secche e uno scarico a cielo aperto. Il capogruppo della Lega a Città di Castello, Valerio Mancini, pronto a chiedere lumi alla giunta comunale. Fa sapere Mancini: «Dopo alcune segnalazioni da parte dei cittadini ho effettuato sopralluoghi in seguito ai quali ho depositato due interrogazioni per chiedere chiarimenti».

In via Pieve delle Rose, Mancini denuncia la presenza «di piante, alcune secche, che invadono la carreggiata. Visto che si tratta di una strada percorsa quotidianamente da mezzi pesanti, da un costante traffico pendolare da e verso il capoluogo e anche da ciclisti che ne usufruiscono per raggiungere le zone di campagna adiacenti alla città, è a rischio l’incolumità di tutti coloro che vi transitano».

Per questo il capogruppo della Lega chiederà all’amministrazione di illustrare «eventuali interventi di manutenzione straordinaria previsti, anche previo coinvolgimento dei privati che sono proprietari dei fondi che si trovano nei pressi, per ripristinare le condizioni ottimali di sicurezza». 

La seconda interrogazione presentata dall’esponente leghista riguarda uno scarico a cielo aperto che si trova nel quartiere Graticole «del quale non è stato possibile stabilire la provenienza – specifica Mancini – è chiaro però che non confluisce nella rete fognaria cittadina. Nei pressi dello scarico vi è un sentiero che collega il quartiere graticole con il centro commerciale “Castello” e la situazione riscontrata risulta inquinante per l’ambiente».

Inoltre, fa sapere il consigliere del Carroccio, lo scarico «emana cattivi odori, causa anche disagi alla cittadinanza» e per questo interrogherà la giunta «per sapere se è stato valutato di fare un’adduzione dello scarico alla rete fognaria comunale. Ci tengo a ringraziare il signor Bucci e altri cittadini per le segnalazioni che mi hanno riportato e che già da tempo avevano posto all’attenzione dell’amministrazione comunale».

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