R.P.
PERUGIA – Cala la notte e cresce l’attesa. Nella mattinata o addirittura nel primo pomeriggio del 30 agosto, è prevista la sentenza della quinta sezione del Consiglio di Stato, chiamato a decidere sulla riammissione in serie B o sulla conferma in serie C del Perugia.
I biancorossi, da giugno stanno “combattendo” un vero e proprio braccio di ferro legale con il Lecco, reo di non aver rispettato la scadenza indicata per la presentazione dei documenti relativi alla scelta dell’impianto di gioco nel quale disputare gli incontri casalinghi in seguito alla promozione in B.
La situazione, dopo la giornata di udienze (ci sono state anche quelle della Reggina e del Foggia) diventa un po’ più chiara rispetto alla vigilia: anche l’avvocato della Figc ha ammesso che la perentorietà delle scadenze è sacrosanta. L’ultima parola spetta ai magistrati del massimo organo della giustizia amministrativa, che potrà confermare o ribaltare il verdetto del Tar del Lazio.
I giudici del tribunale amministrativo laziale, hanno stabilito la conferma dei lombardi in cadetteria e la conseguente permanenza dei grifoni in Lega Pro. Sentenza che aveva completamente rivoltato quella del Collegio di garanzia del Coni, con la quale i biancorossi vennero riammessi in B.
Tre sono le ipotesi più accreditate sul tavolo.
La prima: il Consiglio di Stato rigetta il ricorso, il Perugia resta in C e il Lecco può finalmente festeggiare l’approdo ufficiale in B.
La seconda: viene accolto il ricorso del Perugia, quindi il Grifo torna in cadetteria e il Lecco sarà costretto a ripartire addirittura dalla serie D.
La terza: salomonicamente, viene decisa la permanenza sia del Perugia che del Lecco in B, con la conseguente probabile modifica del format del campionato a 21 squadre, tanto avversata dalla Federcalcio e dalla Lega di categoria.
Occhio anche a Reggina e Foggia. Il Brescia è stato fin qui tranquillo: dopo quattro sonore bocciature, i calabresi sperano nel tutto per tutto. Pure i satanelli rossoneri, sconfitti dal Lecco nella finale playoff di Lega Pro, vogliono giustizia e sono arrivati fino all’ultimo grado di giudizio per vedere i lombardi finire tra in quella che una volta era romanticamente chiamata Interregionale e il Perugia – salvo clamorose alleanze – in serie C.
Messa la parola fine alla infinita serie di corsi e controricorsi, sarà un consiglio federale della Figc che verrà convocato a stretto di giro di posta, a decidere – in caso di ribaltoni – la modifica dei calendari. Il presente è scoppiettante, ma pure il futuro prossimo promette bene.


