Il “taglio” alla pineta Centurini fa crescere la polemica

Pd e Innovare per Terni sull’abbattimento dei 90 alberi: «Sono state valutate altre soluzioni?»

TERNI – Cade un pino, via 90 pini. Pd e Innovare per Terni vogliono vederci chiaro. Dall’evento che ha fatto chiudere viale Centurini al traffico, alla decisione di abbattere 90 alberi alti quasi 20 metri sono passate meno di 48 ore.

L’assessore all’ambiente Mascia Aniello, in una nota stampa, fa sapere: «Mi piange il cuore ma non c’era alternativa alcuna rispetto alle indicazioni tassative dei vigili del fuoco e agli esiti del sopralluogo Afor».
«I pini domestici di viale Centurini  – ha detto ancora la Aniello – hanno dato colore a una città ostinatamente grigia, ci hanno fatto compagnia per decenni, ci hanno donato ombra, ci hanno gratificato silenziosamente di uno spazio speciale, regalandoci la suggestione del bosco nel caos di città».  Quindi l’ordinanza del sindaco Bandecchi,  la “esecuzione”, l’interrogazione  dei gruppi d’opposizione: «La Pineta Centurini, nella porzione pubblica e in quella privata , costituisce un’ unità architettonica, paesaggistica ed ambientale.  Un sistema che come tale va trattato ed eventuali rischi –  da circoscrivere e rimuovere in maniera selettiva –  non dovrebbero giustificare la completa cancellazione della pineta». I piddini Filipponi, Proietti, Spinelli e il civico Kenny (Innovare) chiedono di poter visionare  la perizia tecnica che ha portato a decidere la giunta Bandecchi di eliminare 90 pini: «E’ opportuno anche  comprendere quante e quali manutenzioni siano state effettuate nel corso degli ultimi cinque anni sia nella parte pubblica, che in quella privata». Interessa capire se tutto questo poteva essere evitato «e se sono state  valutate alternative alla prosecuzione del drastico intervento».

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