El. Cec.
TERNI – Brutta sorpresa per gli alunni della scuola d’infanzia di Cesi. A poco più di un mese dal rientro a scuola potrebbero trovare le serrande tirate giù. A causa delle drastiche modifiche. Tagli al personale. Una sola classe pollaio. E nessun rispetto delle norme ministeriali sui disabili. Preoccupazione alle stelle dei genitori: «Che futuro vogliamo per la porta dell’Umbria? Ci chiediamo se è questo che le istituzioni ternane, sindaco Bandecchi in primis, vogliono per il territorio di Cesi».
L’istituto “Felice Fatati” prevedeva fino a poco tempo fa due sezioni, ognuna composta da 16 bambini, gestite da quattro insegnanti più uno di sostegno, oltre al personale Ata. Ma la dirigenze del Felice Fatati, a detta dei genitori, confiderebbe la struttura come «un’inutile appendice burocratica di cui liberarsi al più presto. Ci chiediamo se è questo che le istituzioni ternane, sindaco Stefano Bandecchi in primis, vogliono per il territorio di Cesi. Quest’anno avrà una sola sezione e da quanto emerge dal comportamento della dirigenza scolastica, non passerà molto tempo prima che le porte del plesso vengano chiuse per sempre”.
La decisione di unire le classi e formare un’unica sezione da 26 bambini, con due alunni disabili, senza rispettare il limite ministeriale di un alunno con disabilità ogni venti bambini, è arrivata sulle teste dei genitori e degli insegnanti. Costretti quindi a trovare lavoro altrove.
Oltre al danno anche la beffa: alcuni genitori hanno provato a fare la richiesta per inserire i propri bambini nel plesso, procedura per cui, fino all’anno scorso, c’era tempo fino alla fine di agosto. Le iscrizioni, che avrebbero consentito di tornare alle due sezioni, sono state rifiutate però dalla dirigenza, perché fuori tempo massimo.
Da qui la preoccupazione e la rabbia dei genitori che puntano il dito contro il fatto che si preferisca «perseguire l’esempio di altre scuole nelle quali non si rispettano palesemente le direttive ministeriali per cause di forza maggiore, da tradurre con tagli irragionevoli, creando classi sovraffollate e minando quel raro equilibrio che, con gli anni, le docenti avevano creato in una scuola inserita in uno dei contesti più belli del territorio ternano, con bambini provenienti da tutta Terni nord».
I genitori hanno richiesto spiegazioni tramite pec sia alla dirigente dell’istituto Felice Fatati sia al sindaco Bandecchi, che in campagna elettorale aveva fatto del sostegno ai neo genitori uno dei suoi vessilli.
Ad oggi nessuna risposta. Per i genitori l’unica speranza è che «la dirigente torni sui suoi passi, dimostrando con i fatti e non a parole che non vuole chiudere il plesso».