Redazione Terni
TERNI – No Spinelli, al secolo Pierluigi. Il visto di ingresso per quelli che sono entrati nella segreteria regionale di Tommaso Bori è stato quello di non avere nulla a che fare con il segretario comunale di Terni. O comunque di averlo abiurato in tempo.
Tommaso Bori non si è lasciato intenerire. Tra lui e Pierluigi Spinelli è guerra totale dalle disastrose trattative per le amministrative di Terni. Disastrose per il Pd, arrivato terzo anche perché incapace di costruire alleanze. Bori le voleva, Spinelli – con Paolo Raffaelli e Fabio Paparelli – si era invece innamorato di José Maria Kenny, il professore dal fascino argentino. Un amore in chiave anti Movimento Cinque Stelle.
Ora capitolo segreteria regionale. Bori ha messo ternani che non hanno nulla a che fare con la segreteria comunale. Ad iniziare dagli ex paparelliani, Francesco Filipponi (scuola) e Francesca Malavoglia (cultura e pari opportunità). Entrambi erano assistenti regionali di Paparelli, entrambi camminano da tempo per conto proprio. La Malafoglia ha annunciato la sua indipendenza durante le primarie lasciando Paparelli con Bonaccini e abbracciando la Schlein. Filipponi in maniera più soft, ma altrettanto decisa, ha salutato nel corso delle comunali.
Clamoroso invece il riposizionamento del segretario provinciale del Pd Fabrizio Bellini. Considerato uno dei bracci operativi del trio Spinelli, Raffaelli, Paparelli ora sta con Bori. Galeotta è stata una cena alla festa dell’unità di San Liberato. E addirittura si parla di lui come di un avversario interno a Fabio Paparelli che nel 2025 vorrebbe tanto correre per la presidenza della provincia. Un desiderio così tumultuoso, quello di Paparelli, che ne avrebbe parlato con tutti i maggiorenti del Pd ternano, compresa Marina Sereni.
In segreteria regionale anche Daniele Lombardini (lavoro). Anche lui critico con Spinelli.
L’unico nome non schierato con gli “anti” è Elisabetta Mascio. L’ex preside è stata inserita nel dipartimento scuola. In teoria dovrebbe “marcare” Francesco Filipponi, anche lui alla scuola. Sicuramente non nelle urne visto che la Mascio non è riuscita mai a farsi eleggere mentre Filipponi è considerato la mietitrebbia delle preferenze.


