R.P.
PERUGIA – Dalla disperazione alla speranza. A sette anni dalle scosse di terremoto che, a partire dal 24 agosto 2016, hanno colpito il Centro Italia, la presidente della Regione Umbria e vicecommissario alla ricostruzione, Donatella Tesei e l’Ufficio speciale ricostruzione (Usr) regionale, di cui è direttore il direttore Stefano Nodessi Proietti, mette a fuoco con un sintetico report i risultati ottenuti, le criticità riscontrate e le azioni messe in campo per la ricostruzione non solo fisica, ma anche sociale ed economica delle aree colpite, in particolare nei 15 comuni che rientrano nel cosiddetto cratere ossia Arrone, Cascia, Cerreto di Spoleto, Ferentillo, Montefranco, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Polino, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Spoleto e Vallo di Nera.
La ricostruzione post-sisma 2016, all’inizio molto lenta, negli ultimi anni ha vissuto una grande accelerazione di cui aveva assoluta necessità. Una velocizzazione che sta continuando anche nel 2023 malgrado il permanere di un difficile contesto congiunturale dovuto alle conseguenze della pandemia del 2019-2020, alla crisi economica, all’aumento delle materie prime, alle dinamiche del mercato dell’edilizia innescate dal Superbonus 110% sulle ristrutturazioni e alle ripercussioni conseguenti al perdurare del conflitto tra Ucraina e Russia.
Tra le principali novità del 2023 va segnalato il concreto avvio dei lavori per la ricostruzione delle principali opere pubbliche del cratere, tra cui gli ospedali di Norcia e Cascia, la casa di riposo “Fusconi Lombrici Renzi”, la messa in sicurezza dei tanti versanti franati e molti altri cantieri attivati direttamente dai Comuni di Norcia, Preci e Cascia che oggi sono in via di ultimazione.
Per quanto riguarda la ricostruzione privata sono stati avviati la quasi totalità dei cantieri di ricostruzione leggera ed è stato possibile far rientrare nelle proprie abitazioni oltre 1.900 persone. Attualmente sono in corso presso l’Usr Umbria procedure concorsuali che consentiranno di acquisire diverse figure professionali nell’ambito tecnico e amministrativo-contabile al fine di colmare i posti vacanti a causa di cessazioni volontarie, turnover e pensionamenti.
Il 2023 è anche l’anno in cui, a partire dal primo gennaio, è entrato in vigore il Testo unico della ricostruzione privata, frutto di un complesso lavoro di squadra che la struttura commissariale ha attuato con il pieno coinvolgimento di tutti gli Usr del cratere sisma 2016, che ha permesso, anche attraverso il proficuo contributo dell’ufficio speciale dell’Umbria, di semplificare, riordinare ed aggiornare la complessa stratificazione normativa presente nell’ambito della ricostruzione privata.
Altra novità è l’operatività, a partire dal 16 gennaio 2023, della nuova piattaforma Gedisi (Gestione digitale sisma Centro Italia 2016) che ha sostituito il Modello unico digitale dell’edilizia (Mude). Dal 1° luglio 2023, inoltre, è entrato in vigore il nuovo codice degli appalti e, al fine di agevolare i Comuni, in quanto stazioni appaltanti, nella fase di prima applicazione del nuovo codice, la struttura commissariale, ha predisposto atti tipo, condividendoli con Anac.
In ogni caso sono i numeri a testimoniare il grande lavoro svolto dall’Usr Umbria in questi primi mesi del 2023. Alla data del 31 luglio 2023 nell’ambito della ricostruzione privata, i cantieri avviati sono stati 2.822 di cui 1.551 già conclusi con il ritorno delle famiglie e delle attività economiche nelle proprie case e nei propri luoghi di lavoro.
A fronte di un totale di 4.536 istanze presentate all’Usr Umbria (di cui 372 presentate in forma semplificata e non ancora completate), ben 2858 risultano concesse, 663 rigettate o archiviate su istanza di parte. Si precisa che 661 istanze di danno lieve sono di competenza dei comuni di Spoleto, Cascia e Norcia.
La ricostruzione leggera si avvia verso la conclusione, con una percentuale di evasione pari a circa il 90% del totale delle istanze presentate.
Quanto agli importi richiesti con le istanze di contributo, in Umbria, al 31 luglio 2023, sono pari ad 1.477.795.551,37 euro di cui 798.889.939,96 concessi (il 18% dei quali è stato concesso nel solo 2023) e 397.890.187,32 liquidati (dei quali il 26% nel solo 2023).
Oltre alle istruttorie contributive e a quelle sismiche (attività, quest’ultima, in capo all’Usr da gennaio 2021, che ha visto – ad oggi – la conclusione di 387 procedimenti tra autorizzazioni sismiche e controlli su depositi estratti a campione) l’impegno dell’Usr si traduce anche in attività complementari, quali l’istruttoria per la valutazione preventiva del livello operativo e le autorizzazioni al miglioramento, per un totale di 1949 istanze di cui: 1490 rilasciate, 367 rigettate o archiviate su istanza di parte e le restanti in istruttoria.
Quanto alle attività di controllo, ad oggi, sono state concluse 7 estrazioni per le verifiche ed i controlli a campione sugli interventi della ricostruzione privata per un totale di 96 istanze di cui:
66 per il controllo preventivo e sismico; 19 per il controllo successivo a decreto di concessione con 7 sopralluoghi eseguiti; 11 per il controllo dopo la comunicazione di fine lavori con 6 sopralluoghi eseguiti.


