ALESSANDRO MINESTRINI
UMBERTIDE (Perugia) – Continuano i sostegni per i terremotati dell’Alta Umbria. Nei giorni scorsi il Comune di Umbertide ha infatti erogato la seconda tranche del contributo per l’autonoma sistemazione (Cas) , quella relativa al mese di agosto.
In tutto sono stati oltre 119mila euro (provenienti dai fondi governativi stanziati con la dichiarazione dello stato di emergenza post sisma) che sono arrivati nei conti correnti degli abitanti di Pierantonio e località circostanti, attualmente fuori della proprie case perché dichiarate inagibili.
Le istanze per il Cas arrivate in municipio nei mesi scorsi, sono state messe al setaccio dal pool comunale creato a seguito del terremoto.
Delle 181 domande pervenute, cinque non sono state accolte, poiché presentate – in quattro casi – per immobili diversi da quelli di residenza, mentre in una circostanza è stato avanzato per una casa dichiarata agibile. Altre 14 istanze sono state al momento congelate in attesa del responso da parte della Regione. Otto invece i Cas cessati per nuclei con la casa tornata agibile o causa decesso del richiedente.
«Le cinque domande che sono state revocate – dice il vicesindaco delegato all’emergenza post terremoto e alla ricostruzione, Annalisa Mierla – erano state presentate da persone che avevamo sentito e avvisato di un possibile diniego del Cas».
Per quanto riguarda le domande sospese Mierla spiega che in buona parte «sono famiglie che continuano a vivere nelle loro abitazioni classificate parzialmente inagibili e che hanno ottenuto il contributo fino a luglio. Il lavoro è molto farraginoso. Ogni giorno si presenta un caso diverso. Il team terremoto è impegnato in larga misura su questo. Pensavamo che da agosto si potesse dedicare ad altri aspetti del post emergenza. Stiamo cercando di scrivere un regolamento per darci delle linee guida».
Continuano i contatti con il commissario governativo alla ricostruzione Guido Castelli per l’inserimento nel cratere del terremoto del 2016: «Chiediamo – afferma il vicesindaco – l’approvazione urgente del dispositivo per entrarci».


