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Allarme usura, sempre più persone nella rete dei cravattari, in campo la Fondazione Antiusura. Ecco lo sportello di aiuto della Provincia di Terni

Il presidente della Fondazione Fausto Cardella: gli strumenti ci sono. La pratica più recente di usura aperta a Terni – LE INTERVISTE

M.L.S.

TERNI – Sono sempre più numerose le persone e le famiglie che si rivolgono agli sportelli antiusura. A livello nazionale l’Umbria, per quanto riguarda il triste fenomeno, si colloca a metà.

Tra le provincie e Terni non c’è un grande divario. Il problema però rimane sempre che le persone vittima di usura difficilmente ancora denunciano per vergogna o paura di ritorsioni. Gli istituti di credito spesso non vengono incontro e dunque ecco che si va a bussare alla porta dell’usuraio finendo in un tunnel da cui spesso è difficile uscirne.  Oggi, rispetto al passato, è l’impiegato privato è il soggetto più a rischio. C’è chi può dare assistenza, e questa è la Fondazione Antiusura che in Umbria è presieduta da Fausto Cardella. Obiettivo della Fondazione aiutare e sostenere le vittime ad accedere al credito, persone che non possono accedere ai canali ufficiali e che spesso cadono nella rete degli strozzini. Prevenzione significa anche diffusione della legalità. Provincia di Terni e la Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura Onlus hanno tenuto un incontro aperto dal prefetto di Terni, Giovanni Bruno, e dalla presidente della Provincia, Laura Pernazza. «In Provincia – sottolinea Laura Pernazza – è stato messo a disposizione anche uno sportello, gestito dalla Fondazione, a cui rivolgersi e che è anche uno strumento di supporto alle politiche sociali, in collaborazione con i comuni del territorio e in linea con il ruolo della Provincia e con le attività complessive della Fondazione stessa». «Oggi – spiega il presidente Cardella – la Fondazione ha ottenuto presso le istituzioni pubbliche un’attestazione di grande stima e fiducia che si traduce nell’individuare nella Fondazione stessa uno strumento fattivo di politiche sociali». Durante l’incontro è stato illustrato il progetto “Caro Vita” varato dalla Fondazione che ha l’obiettivo di far fronte all’innalzamento generalizzato dei prezzi e del costo della vita che va a gravare sul bilancio familiare. Il progetto è finalizzato a erogare un contributo per il pagamento di tutte quelle spese straordinarie, impreviste o anche correnti, che, per le più diverse ragioni, pesano sul bilancio familiare tanto da divenire non sostenibili, come per esempio spese sanitarie, canoni di locazione, rate dei mutui, spese scolastiche. La Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura Onlus nasce il 30 gennaio 1996 a Perugia allo scopo di soccorrere e prestare assistenza, anche legale, alle vittime dell’usura e a coloro che, per le particolari condizioni in cui versano, possono cadere nella rete dell’usura, nonché di porre in essere ogni iniziativa idonea alla prevenzione del fenomeno, cercando al tempo di promuovere la cultura della legalità.

FAUSTO CARDELLA
LAURA PERNAZZA

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