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Fondazione Umbria Jazz, Aimone Romizi si dimette dal consiglio di amministrazione

Le dimissioni del musicista e organizzatore dell’Umbria che spacca sono state presentate il 5 settembre. Ora la palla passa a palazzo dei Priori

di Cristiana Mapelli

PERUGIA – La Fondazione partecipata Umbria Jazz perde un consigliere. Le dimissioni rassegnate nel consiglio di amministrazione sono quelle di Aimone Romizi, rappresentante del Comune di Perugia e nominato dal primo cittadino Andrea Romizi.

Classe ’88, musicista e frontman dei Fast Animal and Slow Kids e organizzatore del festival estivo l’Umbria che spacca che, negli ultimi anni, ha portato a casa tanti successi e apprezzamenti, Aimone Romizi ha presentato le proprie dimissioni al consiglio di amministrazione e al presidente della fondazione Gianluca Laurenzi e al sindaco in data cinque settembre.
Non sono chiare le motivazioni del dietrofront da parte dell’ex consigliere che avrebbe concluso il suo mandato all’interno della Fondazione nel 2025. Infatti, il suo incarico firmato dal sindaco è iniziato il 14 luglio 2020, all’alba della “ripartenza” post pandemia e, quindi, di fronte a una Umbria Jazz sperimentale che ha provato ad adeguarsi alle regole che il covid ha imposto. Ora spetta a palazzo dei Priori decidere come muoversi sulla sua rappresentanza all’interno del consiglio di amministrazione della più importante manifestazione della regione. Le possibilità sono di scegliere di non nominare nessuno al posto di Aimone Romizi, arrivando così al 2025 e alla fine corsa del direttivo, oppure optare per una rappresentanza fornita da uno degli assessori della giunta.

Attualmente, quindi, il consiglio di amministrazione della Fondazione Umbria Jazz, è composto dal presidente Gianluca Laurenzi, Francesca Ceccacci (vicepresidente) e Stefano Bongarzone, tutti e tre nominati dalla governatrice dell’Umbria Donatella Tesei, e Daniele Moretti scelto, invece, dalla Fondazione Perugia.

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