TERNI – Sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno. Le aspettative dei ternani, va detto, erano davvero alte. Ma le dichiarazioni del coordinatore di Ap, Riccardo Parca, in risposta (irrituale) all’interrogazione di Ferranti (FI) circa le intenzioni della nuova amministrazione per il Natale 2023, facevano ben sperare.
Parca: «Sarà Natale dal 12 novembre 2023 al 28 febbraio 2024». Tanto che da quel momento erano iniziate a circolare voci del tipo: «Le luci d’artista, quest’anno, le pagherà UniCusano». Invece Palazzo Spada decide di prendere gli 80mila euro accantonati dalla giunta Latini per la manifestazione “Salumi d’Italia”. Una di quelle operazioni di promozione del territorio costruite dall’allora assessora al marketing territoriale, Elena Proietti, che si sarebbe dovuta svolgere a novembre 2023. Ma, appunto, la Proietti era assessora allora, non adesso. E quindi con la nuova amministrazione anche i progetti nuovi. Dunque quegli 80mila euro finiscono, insieme ai provenienti dall’imposta di soggiorno e della Cascata delle Marmore, nel “Natale di San Valentino” che, per adesso, vale 203 mila euro. Ma che, sicuramente costerà molto di più. Previste luminarie, ambientazioni romantiche, animazione, musica, teatro di strada e chi più ne ha più ne metta anche nei borghi. Non si chiamerà “Natale di Terni” solo perché non deve essere riconducibile al format ideato da Giuli nel 2019. Il Natale di Bandecchi – denominato Il Natale di San Valentino – arriverà in anticipo. Il 12 novembre, come anticipato da Parca. E farà brillare sia la Conca che le antiche municipalità fino alla fine di febbraio.
In sostanza «l’amministrazione comunale propone l’idea di un Evento Diffuso, con avvio il 12/11/2023, in occasione della commemorazione della celebrazione degli Ottocento anni degli eventi francescani, muovendo proprio da quel di Greccio di cui ricorre proprio la formulazione della regola da parte di San Francesco, nell’convento di fonte Colombo, e anche per allinearsi all’avvento Ambrosiano, il 12 appunto, con accensione della Cometa più grande del Mondo di Miranda eduna cerimonia di apertura a hoc. Si amplia in tal modo la durata delle edizioni precedenti, ci posiziona in sintonia con gli avvii natalizi del resto di Europa, e si migliora nei contenuti nei decori luminosi e prevedendo, anche un calendario di animazione durante i week end interessati, con l’aspirazione ad ascendere ad “Evento Diffuso” nei tempi, durata, e territori, che muovendo dalla città di Terni, si estende anche nei borghi vicini, che furono le terre che diedero i natali a San Valentino di Terni, con scenografie ad hoc». Per ciascuna iniziativa, dai villaggi tematici ai mercatini, bisognerà comunque individuare uno sponsor o fare tanti diversi bandi. Un Natale patchwork, insomma.


