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L’Umbria piange l’imprenditore Alberto Pacifici: «Aveva l’umiltà dei grandi uomini»

La scomparsa del manager a 87 anni e il ricordo della Meccanotecnica, l’azienda che ha fatto diventare grande. «Le persone come lui non muoiono mai». Fissati i funerali

CAMPELLO SUL CLITUNNO (Perugia) – «Il nostro presidente Alberto Pacifici non è più con noi. Se n’è andato stamattina, in silenzio, lasciandoci increduli, perché pensiamo che le persone come lui non muoiano mai, e lasciando un vuoto tanto grande che sembra essere in contrasto con la sua figura, minuta ed esile». Così, in post su Linkedin, Meccanotecnica Umbra spa ha dato l’annuncio della scomparsa del presidente Pacifici.

«È improponibile, per chiunque, provare a raccontarne la storia e la vita, così intense e piene di emozioni – prosegue il ricordo -. È stato un uomo di intelligenza enorme, viva e vivida, con l’abilità rarissima di vedere molto oltre quello che le persone normali riescono a vedere. Ha compiuto scelte coraggiose e non facili ma sempre strategicamente vincenti come soltanto i grandi imprenditori sanno fare ed ha sempre gestito con estrema abilità e diplomazia le inevitabili dinamiche aziendali, con l’obiettivo di far sentire i suoi dipendenti come parte di una famiglia, sempre, anche quando l’azienda ha raggiunto dimensioni che di famiglia non avevano più la misura. Ha ricoperto incarichi importantissimi, anche al di fuori di Meccanotecnica, ed ha ricevuto i più importanti riconoscimenti, nel mondo economico e delle istituzioni. Avrebbe potuto darsi quante arie avesse voluto; chiunque lo avrebbe compreso e giustificato». Un ricordo che sottolinea come Pacifici «avrebbe potuto permettersi i comportamenti arroganti e sbrigativi di certi manager da copertina e invece aveva l’umiltà dei grandi uomini che sanno di essere grandi; un’umiltà che spesso colpiva profondamente le persone che non lo conoscevano».

Alberto Pacifici, morto a 87 anni dopo una vita dedicata all’azienda fondata con Fulvio Ginobri e a Concezio Strappelli e la nomina a Cavaliere del lavoro, viene ricordato da tutti come un imprenditore di successo, sempre attento e garbato. I suoi funerali sono stati fissati per giovedì 7 settembre alle 16 nel duomo di Spoleto.
La notizia della sua scomparsa ha fatto presto il giro dell’Umbria e tanti sono stati i messaggi di cordoglio, anche dal mondo politico.

«Uova sode e insalata. Ma gli spaghetti?», Pacifici e il primo pranzo a Mirafiori. Quando l’industria umbra trattava con gli Agnelli – Una cena d’inverno con il visionario imprenditore spoletino e la nostalgia per le imprese delle sfide e della crescita economica dell’Umbria

«Con la scomparsa di Alberto Pacifici l’Umbria piange un grande imprenditore legato fortemente al territorio. Un uomo capace di una grande visione, una acuta intelligenza, sempre attento alle sfide dell’innovazione e dello sviluppo, sensibile alle esigenze delle comunità locali e dei lavoratori», così il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico). «Alberto Pacifici – aggiunge Fora – è stato un imprenditore che amava parlare poco, apparire poco, ma fare molto per l’azienda e per l’Umbria intera. Oggi la nostra regione è più povera, ma siamo certi che i suoi familiari e quanti da sempre hanno collaborato con lui proseguiranno nel solco da lui tracciato».

«La scomparsa di Alberto Pacifici lascia un grande vuoto. Ci lascia non solo un imprenditore di successo, che sapeva stare al passo con i tempi, ma un uomo ed un padre protagonista di tutta l’industria italiana», così la consigliera regionale Donatella Porzi (Gruppo misto) che ricorda di aver avuto «l’occasione di conoscerlo e di costruire con lui un rapporto molto profondo, basato sulla fiducia e sulla collaborazione». «Imprenditore capace, serio e lungimirante – scrive Porzi – , ha tracciato un percorso virtuoso che ha portato la ‘sua’ Meccanotecnica a diventare un colosso internazionale che occupa persone in tutto il mondo e che si è tradotto in una ricaduta positiva sul nostro territorio. Con la stessa cura e serietà – aggiunge – ha svolto numerosi ruoli di rappresentanza ed è stato un personaggio particolarmente vicino alla nostra attività amministrativa, seppur sempre in modo discreto e garbato». Per Porzi, Alberto Pacifici è stato «un raffinato e attento consigliere, un esempio di grande amore per la nostra Umbria che ne conferma ancor di più l’alto profilo e per il quale voglio esprimere riconoscenza ancora oggi. Ai familiari e agli affetti più cari – conclude – i miei più profondi sentimenti di cordoglio e vicinanza per la grave perdita».

«Con la scomparsa di Alberto Pacifici l’Umbria perde uno dei suoi uomini d’impresa più capaci e apprezzati. Ho avuto modo di conoscerlo e di potermi confrontare con lui da assessore regionale allo Sviluppo economico e ricordo quegli incontri come momenti di grande arricchimento personale e politico”, così il consigliere Fabio Paparelli (Pd) in una nota. «Lungimirante, acuto e dotato di grande umanità – aggiunge Paparelli -, Pacifici è stato uno dei punti di riferimento più importanti per il mondo dell’imprenditoria umbra. Alla sua famiglia, a tutti i suoi collaboratori e ai dipendenti vanno le mie più sentite condoglianze».

«Ci lascia un uomo lungimirante, attento, sensibile, capace di saper leggere al meglio il futuro»: queste le parole della Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che si è recata a salutare la famiglia di Alberto Pacifici. «Pacifici ha fondato la Meccanotecnica Umbra spa e ne ha determinato la sua crescita a livello mondiale, riuscendo a coniugare lo sviluppo internazionale con il radicamento dell’azienda sul territorio di origine. Alla comunità umbra mancherà un grande imprenditore, ma anche un uomo che proprio a quella comunità non ha mai fatto mancare il suo grande contributo. Alla famiglia vanno le più sincere condoglianze».

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