TERNI – L’intervento, complessivamente, è costato 18 milioni di euro. Ma la cifra, necessaria a realizzare il PalaTerni e che è stata in gran parte sborsata dal concessionario, il Gruppo Salini, potrebbe non essere più sufficiente. Il tam tam arriva da Palazzo Spada: la grande multinazionale che ha edificato la struttura sportiva di viale dello Stadio e bonificato l’area esterna avrebbe avanzato una richiesta di revisione dei prezzi poiché nel corso della realizzazione sarebbero sopraggiunti elementi imponderabili non previsti nella proceduta di affidamento.
Il riferimento è alla guerra in Ucraina e all’aumento delle materie prime su tutti i mercati internazionali: i prezzi del ferro per l’edilizia e del cemento sono schizzati alle stelle in tutta Europa. Ecco perché tornerebbero in ballo centinaia di migliaia di euro, con qualcuno che azzarda milioni di euro. Se le indiscrezioni troveranno conferma si annuncia come una vera e propria bomba per i conti di Palazzo Spada che fino ad ora ha versato solo un cip iniziale (3 milioni) nel project financing che ha preso il via nel 2018.
La partita economica del Palazzetto dello Sport si fa dunque sempre più complicata: come se non bastassero i problemi legati alla gestione, guai manifestati da quando la Ternana Pala Eventi di Stefano Bandecchi ha fatto un passo indietro per i noti motivi di incompatibilità tra il sindaco e l’imprenditore.