TERNI- «In vista della convocazione dell’Assemblea Ordinaria dei Soci di S.I.I. S.C.p.A. fissata per mercoledì 29 novembre, è forse utile rinnovare un appello ai Sindaci che parteciperanno alla riunione, affinché si definisca una soluzione unanime che coinvolga i rappresentanti dei 32 Comuni facenti parte dell’Ambito Umbria 4. La componente pubblica, a partire dal Comune di Terni che rappresenta la quota societaria più consistente, dovrà ricercare una composizione dei cinque membri di parte pubblica che segua due semplici principi:
- Rappresentatività. E’ necessario uscire da una logica Terni-centrica per collocare la vicenda in un perimetro provinciale, la componente pubblica del CdA deve rappresentare l’insieme dei Comuni. L’Assemblea rappresenta l’universalità dei Soci. Riconoscendo i diversi pesi delle singole amministrazioni, al Comune di Terni sarebbe pertinente l’indicazione del Presidente, come già successo del resto in precedenza;
- Competenza. La gestione dell’acqua – bene comune, una risorsa preziosa che richiede non solo profili politico/amministrativi ma anche competenze tecnico/manageriali. Per questo occorre superare le divisioni di parte nell’interesse prioritario dei nostri cittadini. La S.I.I. S.C.p.A. da oltre 20 anni gestisce un servizio vitale per 32 comuni e 220.000 cittadini, con par colare attenzione alla qualità dell’intero ciclo dalla captazione alla depurazione. Nell’ambito delle poli che di “area vasta”, dove la materia che stiamo trattando va collocata, è certamente utile il ruolo della Provincia di Terni come istituzione territoriale di raccordo tra le singole comunità. Portare la discussione in seno all’Ente potrebbe essere utile ad individuare il percorso risolutivo. L’acqua è un bene comune, fondamentale per la qualità della vita dei singoli e delle comunità. E’ patrimonio di tutti, indispensabile alla vita delle persone, per questo motivo la sua gestione non deve essere ricondotta solamente ad un fatto economico, ma richiama i diritti di tutti, la qualità dell’ambiente, lo sviluppo sociale, il benessere e la salute. L’acqua è una risorsa naturale e come tale non illimitata, per questo motivo si richiede un’attenzione par colare in merito alle decisioni che verranno prese, con un forte senso di responsabilità che è dote di chi amministra la cosa pubblica».