di Marco Brunacci
PERUGIA – Volete un bilancio in pillole dell’anno del San Francesco? Ha fatto il record dei passeggeri, battendo del 7% l’obiettivo fissato dal piano industriale (532 mila). Ha surclassato Ancona che tre anni fa stava ben sopra come passeggeri, servizi e rotte. Ha tutti i piani per il potenziamento dei servizi necessari per crescere ancora (magari in qualche anno fino a un milione di passeggeri), dopo aver mostrato di reggere bene, fin da ora, anche i picchi di traffico.
Da quest’anno si volerà anche a Orio al Serio, per Milano, e prestissimo a Lamezia (ci sono 40 mila umbri di origine calabrese).
La Sase, la società di gestione non è mai andata così bene.
La Regione fa la sua parte (12 milioni messi finora) e anche di più, perchè ci crede e il successo è lì a dire che la scelta è azzeccata, l’aeroporto macina risultati che sono un toccasana per turismo e Pil. La Camera di commercio ha fatto bene il suo. Il Comune di Perugia ha deliberato e verserà i suoi 900 mila euro in tempi tecnici di fatto stabiliti.
Il Comune di Assisi invece è un caso. La sindaca Stefania Proietti prima dice, poi smette di dire – è la geniale strategia comunicativa – ma il risultato parla per lei: il Comune di Assisi non paga e a questo punto l’unico motivo che si può immaginare è politico. Proietti prepara da mesi la sua candidatura come sfidante della Tesei alle prossime elezioni regionali, tessendo tele ormai non più facili da dipanare. E magari a dicembre pensa di diventare lei la presidente.
Altri motivi per non pagare?
Si era detto del parere della Corte dei Conti. Ma può essere considerato niente di più di una foglia di fico. La Corte ha infatti, non come parere ma in azione, parificati gli ultimi tre bilanci dell’aeroporto.
I soldi che mancano non servono per farsi belli. Ma erano quelli che servivano per definire l’accordo con l’aeroporto di Francoforte, aprendo un hub di livello mondiale allo scalo perugino.
E pensare che Proietti tre anni fa chiedeva di raddoppiare la partecipazione della sua città nel capitale della Sase. Non aveva ancora sentito la Corte dei Conti? O voleva solo essere protagonista?
In questo modo la città che più in Umbria si avvantaggia dell’aeroporto è una palla al piede. Correre così non è facile.
Lo scalo promette di continuare la corsa. Ma Assisi può comportarsi così?


