di Francesca Cecchini
PERUGIA – Inizia lunedì 29 gennaio, giorno del patrono di Perugia San Costanzo, la settimana degli spettacoli teatrali in Umbria che fino a domenica 4 febbraio saliranno si palcoscenici di Assisi, Bettona, Città della Pieve, Foligno, Magione, Perugia, Solomeo e Terni. Ecco cosa c’è in scena.
Quando e dove: lunedì 29 e martedì 30 gennaio alle 20.45 al teatro Sergio Secci di Terni
RAFFAELLO Un racconto avvincente e poetico su un grande genio dell’umanità: Raffaello Sanzio. Considerato simbolo di grazia e perfezione, la vita del pittore divino esplode non solo di arte pura ma anche di felicità, eros, sfide, contraddizioni e perfino polemiche con l’autorità e il senso morale del tempo.
Con Matthias Martelli, musiche originali dal vivo Matteo Castellan, si ringrazia Eugenio Allegri per l’amichevole e preziosa collaborazione. Prevendite: sito Tsu

Quando e dove: martedì 30 gennaio alle 20.45 al teatro Excelsior di Bettona
FALSTAFF A WINDSOR In questo adattamento l’eroe e antieroe “resuscita” a Windsor esprimendo, gigione e irridente, la natura del suo personaggio: un’arroganza aristocratica, con un sangue plebeo, popolaresco, che muta dalla rabbia al sarcasmo ma rimane disarmante, quasi patetico, perché non conosce, o non sa, darsi le regole e la consapevolezza dell’età che “indossa”. Questo Falstaff, per molti aspetti, resta fedele al testo originale delle Comari di Windsor, ne rispetta gli appuntamenti farseschi; si lascia beffare, esce avvilito e percosso dai travestimenti, sembra quasi masochisticamente rimpicciolito, anche se dietro queste mutazioni ribolle la rabbia del personaggio che sembra ancora pretendere il rispetto dovuto all’antico ruolo del cavaliere.
Di William Shakespeare, liberamente tratto da “Le allegre comari di Windsor”, adattamento e regia Ugo Chiti, con Alessandro Benvenuti e con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Paolo Cioni, Paolo Ciotti, Elisa Proietti. Prevendite: sito Tsu

Quando e dove: martedì 30 gennaio alle 21 al teatro Giuseppe Mengoni di Magione, mercoledì 31 gennaio alle 20.45 al teatro Concordia di Marsciano, giovedì primo febbraio alle 21 al teatro Giuseppe Manini di Narni
STORIA DI UNA CAPINERA Il regista Guglielmo Ferro porta a teatro il primo romanzo di Giovanni Verga che, in forma epistolare, raccontare la storia e i tormenti interiori della giovane Maria costretta a farsi monaca. Il cambiamento della protagonista nasce da una sua provvisoria liberazione, dal contatto con la natura, dal suo ritrovarsi con la famiglia nelle terre di Monte Ilice mentre a Catania infuria il contagio del colera. Il racconto si snoda sul filo di un progressivo itinerario spirituale: quella esperienza fa sorgere in lei il senso d’una vita più libera e aperta, e l’avvia a concepire una crescente avversione per l’ambiente conventuale dove ha trascorso da educanda gli anni dell’adolescenza. Di qui, scopre l’amore. Il giovane Nino è l’idolo un po’ sfocato che accende nella protagonista la fiamma di una passione inestinguibile. Ma il rapporto è troncato sul nascere dall’intervento dei familiari: Nino sposerà Giuditta, la sorella di Maria. Maria sarà costretta a rientrare in convento dove si spegnerà dopo lunga e penosa agonia.
Di Giovanni Verga, regia di Guglielmo Ferro, con Enrico Guarneri e Nadia De Luca e con Rosario Marco Amato, Verdiana Barbagallo, Federica Breci, Alessandra Falci, Elisa Franco, Loredana Marino, Liborio Natali. Prevendite: sito Tsu

Quando e dove: dal 31 gennaio al 4 febbraio al teatro Francesco Morlacchi di Perugia (mercoledì alle 20.45, giovedì alle 19.30, venerdì alle 20.45, sabato alle 18, domenica alle 17)
LA MIA VITA RACCONTATA MALE Un po’ romanzo di formazione, un po’ biografia divertita e pensosa, un po’ catalogo degli inciampi e dell’allegria del vivere, “La mia vita raccontata male” segnala che se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all’indietro la strada è ben segnalata da una scia di scelte, intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli, spesso tragicomici o paradossali.
Attingendo dall’enorme e variegato patrimonio letterario di Francesco Piccolo, lo spettacolo si dipana in una eccentrica sequenza di racconti e situazioni che inesorabilmente e bizzarramente costruiscono una vita che si specchia in quella di tutti. Dalla prima fidanzata alle gemelle Kessler, dai mondiali di calcio all’impegno politico, dall’educazione sentimentale alla famiglia o alla paternità, dall’Italia spensierata di ieri a quella sbalestrata di oggi, fino alle scelte professionali e artistiche che inciampano in Bertolt Brecht o si intrecciano con Mara Venier, lo spettacolo, montato in un continuo perfido e divertentissimo ping-pong tra vita pubblica e privata, reale e romanzata, racconta in musica e parole tutto ciò che per scelta o per caso concorre a fare di noi quello che siamo. Perché la vita, sembra dirci questo viaggio agrodolce nella vita del protagonista, forse non è esattamente quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda. E che spesso non si vive la vita come vuoi tu, ma come vuole lei.
Lo spettacolo è perciò anche una indiretta riflessione sull’arte del narrare, su come il tempo modifica e trasfigura gli accadimenti, giocando spesso a idealizzare il passato, cancellando i brutti ricordi e magnificando quelli belli, reinventando così il reale nell’ordine magico del racconto. Ma, ha scritto Gabriel Garcia Marquez, le bugie dei bambini non sono altro che i segni di un grande talento di narratore. In questa tessitura variegata e sorprendente si muove Claudio Bisio accompagnato da due musicisti d’eccezione, Marco Bianchi e Pietro Guarracino, per costruire una partitura emozionante, spesso profonda ma pure giocosamente superficiale, personale, ideale, civile ed etica.
Da Francesco Piccolo, regia di Giorgio Gallione. Prevendite: sito Tsu

Quando e dove: venerdì 2 febbraio alle 21 al teatro degli Avvaloranti di Città della Pieve
CANI spettacolo che gioca sul tentativo di una relazione impossibile, un rapporto duale e individuale, un monologo a due che nasce dalla necessità di sentirsi amati. Una richiesta d’amore in un paesaggio desolato, domestico e selvatico, in cui si evocano i ricordi e i giochi di un’infanzia
perduta. Un dialogo solitario restituito con un dialetto che da “lingua madre” diventa “lingua padre”, un codice emotivo, un linguaggio che è parola cruda e lirica, comica e violenta. “Cani” lavora sugli equilibri di potere talvolta distruttivi, talvolta generativi, connessi ai rapporti genitori-figli. Natura di un potere che universalmente riguarda tutti e ci condiziona fin dalla nascita: come figli, genitori, animali di una specie. La scena, scarna, è un bosco dello spirito, una selva domestica, in cui riverberano parole e paesaggi sonori, che risuonano in un grande spazio vuoto del pensiero.
In questa ridefinizione di umano, si incontra quindi l’animale e tutto ciò che in qualche modo ci anima, sia in senso esistenziale che spirituale. In questa ricerca l’uomo forse coincide con il cane, emblema dell’animale addomesticato che ha sacrificato la sua natura selvatica, con un atto di assoggettamento docile e ubbidiente, inserendosi in un legame di dipendenza affettiva ed esistenziale, che è metafora del delicato rapporto tra il padre ed un figlio ferito.
Scritto, diretto e interpretato da Michele Bandini. Prevendite: VivaTicket

Quando e dove: venerdì 2 febbraio alle 21 alla sala dei Notari di Perugia
NON ERA UNA BATTUTA «Non era una battuta è una frase che mi ritrovo a dover pronunciare spesso – racconta l’autore e interprete Immanuel Casto – In particolare, ogni qual volta dico qualcosa che risulta involontariamente comica, magari per la formulazione lapidaria o l’uso letterale del linguaggio che faccio. È vero che, con il tempo, ho iniziato ad utilizzare intenzionalmente l’umorismo (soprattutto quello più nero), rendendolo parte del mio lavoro, ma sono ancora molto frequenti le occasioni in cui ripeto quella frase. Ecco perché, uscendo per la prima volta dalla dimensione musicale che mi è propria, ho scritto uno spettacolo meta-comico, dedicato ai grandi “segreti” della comunicazione che ho decifrato in decenni di osservazione, per poi scoprire che per gli altri erano… ovvietà. A proposito di scoperte: per me è stata una bellissima sorpresa capire che al mio pubblico interessa anche sentirmi mentre sviluppo ragionamenti, mentre io pensavo che la mia tendenza a razionalizzare lo avrebbe allontanato dalle mie performances (e da me). Anche da ciò è nata in me la voglia di fare questa scommessa, che per certi versi enfatizza aspetti di me che pensavo invece di dover reprimere».
Prevendite TicketOne
Quando e dove: sabato 3 febbraio alle 17 allo spazio Zut! di Foligno
CRACRA PUNK (consigliato a partire dai 5 anni) Un aereo attraversa il cielo sopra il castello di re Punch III e della regina Giuditta, è la cicogna Tiresia che finalmente porta il principino. L’aereo vola tra le nuvole, la cicogna si è addormentata sui comandi e si risveglierà con un botto al Polo Nord, ma senza il fagotto. Poco distante da lì, Ada –nla signora morte – avvolta nel suo elegante vestito bianco, nota un neonato abbandonato fra la neve. Sulle prime prova ad ignorarlo, ma il suo cuore inizia a battere come non aveva mai fatto prima, si avvicina e lentamente si abbandona al suo sogno: diventare mamma. Tiresia si beccherà invece una maledizione per cui tornerà dal Polo senza parole per spiegarsi, capace solo di fare Cra Cra. Intanto il tempo passa tra giochi sulla neve, indovinelli, ninne nanne e Bebè diventa un ragazzo, appassionato di musica Punk. Insieme alla cresta blu sorge in testa la domanda finora evitata: chi è suo padre? Ada non ha una risposta pronta e per tenerlo con sé inventa una storia impossibile. Da quel momento per Bebè non rimane che partire in cerca dei genitori: attraverserà il mare, farà tornare il sorriso sulle labbra della regina e in mezzo a una burrasca incontrerà la cicogna Tiresia, l’unica in grado di rivelare la verità e indicargli la strada.
Di Gigio Brunello, con Marco Lucci. Prevendite: 389 0231912

Quando e dove: sabato 3 febbraio alle 21 all’auditorium San Francesco al Prato di Perugia
JOURNEY THROUGH THE PAST Cristiano Godano e Alessandro Asso Stefana suonano Neil Young. Un giorno di novembre del 2022, in provincia di Cuneo, nel pieno delle lavorazioni per l’undicesimo disco dei Marlene Kuntz, Cristiano Godano e Alessandro Asso Stefana scoprono di avere in comune una grande passione per Neil Young. Ne nasce l’idea di fare un piccolo concertino per le persone del luogo e quel concertino, riuscitissimo, fa capire ai due che si potrebbe organizzarne uno più strutturato da portare in giro per l’Italia. Così nasce “Journey through the past” il tour. Non un tributo, ma un atto d’amore all’insegna del feeling, della dedizione all’ottima musica, del reciproco scambio di emozioni da offrire al pubblico.
Prevendite: TicketItalia e TicketOne

Quando e dove: sabato 3 febbraio alle 21 e domenica 4 febbraio alle 17.30 al teatro Cucinelli di Solomeo
UNE JOURNEE PARTICULIERE (prima nazionale, spettacolo in francese con sottotitoli in italiano) Laetitia Casta è la protagonista dell’adattamento teatrale del film cult di Ettore Scola, come da suo intento, dedicato alla “condizione della donna e dell’omosessualità nel 1977”. Il 6 maggio 1938 a Roma, mentre Hitler incontrava Mussolini durante una parata, ebbe luogo un incontro inaspettato: Antonietta, casalinga e madre di sei figli, bussa alla porta di Gabriele, giornalista sportivo single, per recuperare il suo pappagallo che si è rifugiato sul davanzale del vicino. Contro ogni previsione, la donna – buona patriota e garante della buona condotta ideologica della sua casa – e il colto giornalista – licenziato a causa della sua omosessualità – finiscono per impegnarsi l’uno con l’altro. Gabriele esprime il dolore legato alla sua sessualità in una società virile e misogina, Antonietta confessa la sua angoscia di donna ignorante e di moglie tradita.
Di Ettore Scola, regia Lilo Baur, con Laetitia Casta, Roschdy Zem, Joan Bellviure, Sandra Choquet. Prevendite: sito Tsu

Quando e dove: sabato 3 febbraio alle 21.15 al teatro Lyrick di Assisi
NON HANNO UN AMICO spettacolo teatrale ispirato all’omonimo podcast edito da Chora Media che nell’ultimo anno ha riscosso un tale successo da rendere il modo di dire “Non hanno un amico” un intercalare comune e diffusissimo. Esattamente come nel podcast ma con tutte le possibilità di approfondimento e “godimento” del contesto teatrale, al centro di “NonHannoUnAmico” c’è la comunicazione politica dei nostri tempi, i fenomeni social, i costumi di un nuovo millennio confuso tra la nostalgia del novecento e il desiderio di innovazione tecnologica e sociale. Con tutta la sagacia della sua satira, in un’ora di racconto di noi, Luca Bizzarri (anche autore con Ugo Ripamonti) ci porta a ridere di noi stessi, delle nostre debolezze, dei nostri tic. Un’ora di racconto in cui ci riconosciamo come in uno specchio che all’inizio ci pare deformante, ma che in realtà, a guardarlo bene, restituisce quell’immagine di noi che rifiutiamo di vedere. Prevendite: TicketItalia e TicketOne

Quando e dove: sabato 3 febbraio alle 21.15 e domenica 4 febbraio alle 17.15 al teatro Franco Bicini di Perugia
LIEBE MACHT FREI (L’AMORE RENDE LIBERI) in occasione della Giornata della memoria, uno spettacolo per ricordare gli eventi tragici che sconvolsero l’Europa. Il 27 gennaio 1945 l’armata sovietica scoprì in Polonia il campo di concentramento di Auschwitz, rendendo evidente e pubblico lo sconvolgente programma di sterminio dei nazisti. In scena una pièce basata su una storia vera, che ripercorre il legame tra la prigioniera ebrea Helena e l’ufficiale delle Ss Franz, in un susseguirsi di testimonianze reali e di scene vissute nel campo di concentramento di Auschwitz. Una delle scene sarà completamente con il buio in sala e sul palco. Gli spettatori saranno invitati a bendarsi con apposite mascherine per gli occhi fornite dalla produzione, per conoscere solo attraverso i suoni quella realtà inimmaginabile.
Della compagnia Masque, regia di Matteo Angeletti. Prevendite: 075 5736794 – 333 3879119
Quando e dove: sabato 3 febbraio alle 21.15 e domenica 4 febbraio alle 17.15 al teatro San Martino di Perugia
L PADRON DE CASA casa Scopetti è gestita con regole ferree e autoritarie da Nannino, operaio metalmeccanico, che impone il suo vivere alla povera moglie Giuditta ed ai figli Piero e Maria, che non vogliono sottostare allo strapotere paterno ma che, come tutti i giovani, cercano di emanciparsi. Per Nannino la famiglia viene dopo la squadra di calcio del Perugia, e nel mondo lavorativo la ragione sta sempre dalla parte del padrone della fabbrica; proteste e scioperi per lui sono cose inammissibili. Il comportamento di Nannino, esaspera i suoi familiari tanto che Giuditta si allontana dal marito e si rifugia in casa dei suoi; ma per lui la lezione è servita, lui è autonomo, non ha bisogno di nulla. Sarà così? La vicenda avrà sicuramente un lieto fine anche se le varie fasi dello spettacolo sono intervallate dalle peripezie che deve subire un povero venditore di libri.
Con Gianfranco Zampetti, Antonina Liuzza, Mauro Chiancone, Angela Puccetti, Leandro Corbucci, Umberto Alunni Breccolenti. Prevendite: 338 7005659

Quando e dove: domenica 4 febbraio alle 17 a palazzo Bartocci Fontana di Assisi
EMMIPIACEVAVIVERE testo originale e inedito, scritto di getto nel 2017, a seguito di un fatto di cronaca. Uno di quei fatti in cui la realtà, si dice, sconvolge anche la più fervida immaginazione. Si potrebbe dire sinteticamente che il tema centrale sia la violenza contro le donne. Ma, limitarsi a una sintesi tematica generica, rischierebbe di non tenere in considerazione – come troppo spesso, purtroppo, avviene in casi del genere – il giusto punto di vista. Il punto di vista di un essere umano che non solo subisce un oltraggio violento alla sua umanità, ma si trova poi ad affrontare un’ulteriore violenza “sociale” protratta dall’omertà diffusa, dal giudizio sommario, da una giustizia lacunosa e dal senso di colpa lasciato cadere addosso come un’onta che spetta alla vittima anziché al carnefice. Il testo, per questo, sceglie un punto di vista preciso: quello di chi la violenza la subisce. Il progetto riguarda una performance-concerto dove la musica eseguita dal vivo non è mero sottofondo, ma parte integrante di un medesimo congegno drammaturgico. Testo e musica evocano le suggestioni di una memoria al femminile.
Testo e regia di Michlengelo Bellani, con Caroline Baglioni. Informazioni e prenotazioni: 333 7853003

Quando e dove: domenica 4 febbraio alle 17.30 al teatro di Figura di Perugia
IL MANIFESTO DEI BURATTINI (consigliato a partire dai 4 anni) lo spettacolo vuole ripercorrere le differenti fasi del teatro di figura e di animazione, attraverso tematiche culturali differenti del nostro secolo. Dedicato al maestro di Vittorio Zanella, Otello Sarzi Madidini. La messinscena si articola in vari momenti, ognuno con tecniche differenti: dalle marionette a filo mosse da un unico animatore ai burattini a guaina, dalla recitazione dialettale e animazione a vista al teatro in nero con oggetti in spugna, dai pupazzi in gommaspugna al mimo a mezzo busto, dalle ombre cinesi su diapositive a dissolvenza incrociata alle marionette a bastone.
Di Teatrino dell’Es, con Vittorio Zanella e Rita Pasqualini. Prevendite: 075 5725845
Per segnalare ulteriori stagioni o spettacoli: redazione@umbria7.it


