TERNI – Il progetto stadio clinica è come un’altalena: un pò sù un pò giù. Ora è una fase giù. Decisamente giù.
Nelle scorse settimane il presidente della Ternana, Nicola Guida, aveva risposto ad una sollecitazione del Comune dicendo di essere ancora interessato al progetto. Gli aveva fatto eco Stefano Bandecchi che, in veste di imprenditore, aveva detto di poter anche lui giocare un ruolo nella partita. In quanto i terreni su quali dovrebbe sorgere la clinica sono di proprietà della sua Ternana Woman e sono stimati in circa un milione di euro. Sembrava dunque essersi costituita una accoppiata imprenditoriale – Guida e Bandecchi – capace di portare avanti un progetto da almeno cinquanta milioni di euro.
Ora arriva la doccia gelata. Che riguarda l’ iter procedurale.
L’ assessore regionale alla sanità risponde ad una interrogazione del Pd così: «Per quanto riguarda lo stato attuale della procedura della clinica-stadio, come già evidenziato al Comune di Terni il 28 marzo 2024, il procedimento si è concluso con determinazione dirigenziale del 2022. Quindi il percorso è stato concluso e non esistono procedimenti in essere».
Il consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd) parla di sepoltura del progetto stadio-clinica: «Luca Coletto è stato almeno chiaro su un punto: la legge stadi non è applicabile nella fattispecie in cui la costruzione del nuovo impianto sportivo viene condizionata al convenzionamento di una clinica privata. Lo stesso Coletto ha spiegato che la procedura relativa al progetto clinica-stadio si è conclusa con un procedimento che ha avuto esito negativo. La partita, dunque, è definitivamente chiusa con buona pace di alcuni amministratori regionali e comunali. Gli stessi che, mentre la sanità pubblica ternana sta andando a rotoli, continuano a propinare ai cittadini la promessa da marinaio di un nuovo ospedale e di un progetto stadio-clinica che avrebbe dovuto risolvere tutti i mali della sanità pubblica territoriale».