TERNI – Altro consiglio, nuovi insulti. Il sindaco lascia l’aula proprio mentre prende la parola Francesco Filipponi (Pd). «Grazie, grazie, grazie sindaco» della considerazione, intende Filipponi. Perché il sindaco aveva speso le sue parole migliori per «quelli di destra» e per qualche «dirigentucolo che provvederò a mandare a contare le formiche».
Stefano Bandecchi furioso il giorno in cui, in aula, si discute la mozione di sfiducia alla presidente Sara Francescangeli, accusata di favorire gli show, da arte di tutti i gruppi di opposizione». Apriti cielo. Bandecchi spara ad alzo zero: «Siete degli ignobilissimi individui. Siete dei miseri. D’ora in poi non conterete più un cazzo. Sarete azzerati perché mi state sulle palle. Siete invidiosi. Vi da fastidio il mio successo. Vi da fastidio la mia ricchezza. Io mi sono arricchito con le leggi dello Stato, certo, perché io sono intelligente e le so usare. Voi no. Le leggi dello Stato non le ho fatte io». Poi la mozione viene respinta con 11 voti favorevoli e 19 contrari.