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La Regione fa il pareggio in sanità e investe 11,5 milioni per accelerare contro le liste d’attesa

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | L’importanza dell’equilibrio di bilancio che permette un ulteriore sforzo. Si parte dal 13 maggio con il cronoprogramma. Priorità e appropriatezza

di Marco Brunacci

PERUGIA – Lo avevamo scritto qualche ora fa: il raggiungimento del pareggio di bilancio della sanità già nel 2023 non era una medaglia al petto della giunta regionale ma lo strumento che consentiva di tornare a investire. Prima di tutto sull’abbattimento delle odiate (da tutti) liste d’attesa.
Ecco la decisione della Regione immediata: fatti bene i conti, verrà spostata sul Piano di recupero e contenimento delle liste una cifra complessiva pari a 11,5 milioni.
Per chiarire: i soldi qui sono indispensabili. Si devono pagare gli straordinari degli interni e più prestazioni di privati per avere una reale accelerazione.
I dati precisi li avete qui di seguito.

Va sottolineato però che un allentamento della morsa c’e’ già stato ed è stata salutata come un sollievo l’abolizione della norma che costringeva anche anziani e fragili ad accettare prestazioni in tutta l’Umbria, anche lontano da casa.
Questo ha già migliorato la percezione del servizio. Certo: le attese sono ancora attestate sulle 55mila, tra arretrate e nuove richieste, ma il cronoprogramma previsto – lo leggete nella nota della Regione di seguito – permetterà dal 13 maggio di tornare a smaltire, con precise priorità.
Resta una cosa – impopolare – da ricordare a tutti i cittadini. Le prestazioni sono un diritto, ma le prestazioni devono essere motivate e i medici, in particolare, quelli di base, devono assumersi le loro responsabilità. Altrimenti non se ne esce.

La nota della Regione

La Giunta regionale ha deliberato la messa a disposizione delle somme, oltre 11,5 milioni di euro, per il nuovo Piano ordinario di recupero e contenimento delle liste di attesa, Piano che fa seguito a quello straordinario, messo in campo lo scorso anno, che ha portato all’abbattimento completo delle circa 80 mila prestazioni accumulate prima del maggio 2023. Ad oggi il numero delle prestazioni sanitarie nei percorsi di tutela si è stabilizzato intorno alle 55 mila unità, numero che la Giunta vuole ulteriormente e strutturalmente ridurre attraverso il nuovo Piano.

Nelle more degli eventuali provvedimenti operativi del Governo nazionale, proprio in merito alle liste di attesa, la Regione, per il loro recupero, potrà contare su 7,3 milioni di euro così suddivisi: 1,5 milioni per l’Azienda Ospedaliera di Perugia e altrettanti 1,5 mln per quella di Terni, mentre le Usl 1 e 2 avranno ciascuna a disposizione 2,151 milioni di euro. A queste somme si aggiungono gli stanziamenti di 2,98 milioni di euro per le prestazioni aggiuntive orarie del personale medico pubblico e 1,3 milioni per le prestazioni aggiuntive del personale non medico del comparto sanitario pubblico, per un totale, come detto, di oltre 11,5 milioni.
Il cronoprogramma ora prevede: entro il 6 maggio un’ulteriore ricognizione numerica delle prestazioni da aggredire per tipologia e priorità, al fine di avere un quadro quanto mai attuale in base al quale, entro il 13 maggio, programmare il loro smaltimento dal punto di vista operativo.

Per il 14 maggio è prevista una riunione per la verifica del Piano stesso e per determinare le tempistiche di concretizzare del recupero delle prestazioni pregresse e la gestione delle nuove.

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