M.Brun.
PERUGIA – Non è mai facile mettere insieme una Giunta, lo è ancora meno se si è vinto alla guida di una coalizione di campo extra large.
Il modo migliore per uscirne vivi e vegeti è quello di realizzare il blitz: elenco dei nomi e deleghe relative in tempi ultrarapidi, senza dar modo ai pretendenti e ai lamentosi di mettersi di traverso.
La giunta comunale di Perugia era in effetti pronta, ma non ha resistito all’effetto limatura finale.
E così adesso siamo in piene doglie del parto, con una questione mica male da risolvere, legata al nome impegnativo di Giacomo Leonelli.
Se la politica ha un verso il segretario regionale di Azione doveva (e deve) fare il vicesindaco di Perugia.
È stato decisivo per dare respiri al centro al campo extralarge con base di sinistra radicale. Ha ritirato la sua candidatura a sindaco nel momento strategicamente decisivo per la campagna elettorale di Ferdinandi. Con la sua lista ha ottenuto un eccellente risultato.
E che succede? Al momento attuale viene addirittura dato fuori dalla Giunta, che invece continuerebbe ad avere 4 esponenti del partito dell’Università (Spera, Grohman, Tizi e il rientrante professor fuoco&fiamme Ferrucci).
A quanto pare i democrat non perdonano a Leonelli di aver lasciato il Pd qualche anno fa.
La battaglia è ancora in corso. Si attendono sviluppi nelle prossime ore per vedere se la luna di miele di Leonelli e Azione col campo extralarge diventa un “caso Leonelli”.


