di Marco Brunacci
PERUGIA – Verso le regionali, immagini dallo Stefania Proietti kolossal. Ultimi dubbi prima del “ciak, mi candido” finale (ma appena scioglie la riserva avvertite il rettore Oliviero che un po’ in ansia lo è ancora).
1.Be or not to be. Veronica Cavallucci o Donatella Casciarri. Che roba è? Presto detto: Stefania Proietti vorrebbe la sua assessora Cavallucci candidata a sindaco di Assisi al posto suo – qualora, come al momento sembra -, vincesse le elezioni regionali. Ala cattolica, moderata, proiettiana di ferro, Cavallucci garantisce continuità alla Proietti nella conduzione di quel complesso meccanismo di equilibri che è l’Assisi da governare. Il Pd, non si sa a quale livello, punta su Casciarri, una figura un po’ più “comunista”. Prima di dire sì alla candidatura a presidente della Regione per la sinistra più campo extralarge, Proietti vuole garanzie (per quel che si può in politica).
2.Un posto per l’attuale suo vicesindaco ad Assisi nella lista Pd non glielo nega nessuno. Ma anche qui, qualche impegno concreto andrà pur preso.
3.Resta invece il nodo della composizione della Giunta e della scelta dei vertici delle Partecipate. La Proietti vuole carta bianca. Insomma un po’ di carta per scriverci le sue idee e un po’ di buona creanza da parte degli alleati per ascoltarla. Certo che se ti ritrovi Thomas De Luca con delega all’ambiente, qualche xanax per dormire deve metterlo in conto. De Luca è una splendida persona, politico brillante, visionario, intuitivo, ma se gli slitta il piede sull’acceleratore ambientalista, ti mette a pane e acqua (pubblica) la regione intera. Almeno così pensa qualcuno. Non ti dico poi se qualcuno pensa di fare il rinnovamento in Gepafin. Vade retro. Insomma: ancora spazio per qualche quarto d’ora di riflessione c’è, ma poi si parte. Proietti contro Tesei, evviva: la cosa più ovvia si avvicina.


