M.BRUN.
PERUGIA – Se il nuovo che avanza, pieno di promesse, che intende superare l’inadeguatezza del passato, procede a colpi di minacce di querele, ci deve essere stato un equivoco.
Per farla breve: compito di chi informa è mettere insieme quel che si può per fare domande e obiezioni, ficcanti e anche insidiose, perché tutto questo contribuisca al massimo della trasparenza e finisca col promuovere una nuova fiducia nei cittadini nella classe politica.
Non sfuggirà agli eroi umbri freschi di elezione che gli elettori votano per chi si presenta come la novità perché hanno una sfiducia profonda in tutto quello che è politica. Questo indebolisce la democrazia rappresentativa e premia i populismi peggiori.
Venendo a noi: la sindaca di Perugia appena entrata dice a La Verità: «Querelerò», riferita alla vicende dell’assessora Spera e del finanziamento dato dal Comune a un’associazione che, secondo le note pubblicate da Fraido, compreso un documento della Regione, qualche rapporto (minimo? insignificante? probabile, perché no?) con l’assessora pare ce l’abbia. Invece che «querelo» dire: «attenti tutti, che adesso spiego», non sarebbe meglio?
A Terni un vicesindaco (Corridore) arrivato per cancellare le supposte nefandezze del passato, oggi gira con una bella auto e un permesso per invalidi. Tutto in regola? Noi ne siamo così tanto convinti che vorremmo spiegasse bene ai cittadini sia il lato fiscale della faccenda che quello “permessistico”.
Chi informa permette ai nuovi politici di esibirsi in inni alla trasparenza. Che possono sperare di meglio i nuovi della politica, da Perugia a Terni?
Sarebbe brutto che gli elettori scoprissero che il nuovo è come, se non peggio, del vecchio.
Non è così? Noi ne siamo così tanto convinti, che non capiamo certi atteggiamenti che potrebbero essere scambiati per arroganti o perfino intimidatori.
Signori, avete spiegazioni? Datele. È quello che tutti i cittadini chiedono. Le aspettiamo.
Le minacce di chissà cosa, a Perugia come a Terni, lasciatele ad altre culture che qui sono estranee.
Post scriptum: se poi a Terni il vicesindaco Corridore evitasse anche la novità del post iettatorio anti-cronisti sarebbe meglio. Noi, che siamo contro ogni forma di superstizione più dei Puritani e di Voltaire messi insieme, a ogni buon conto consigliamo ai cronisti che seguono la vicenda dell’auto col permesso per handicap della zia del vicesindaco qualche precauzione. Ci siamo informati: vanno per la maggiore corni rossi da 30 centimetri insù, collane d’aglio accessoriate contro ogni influsso malefico, le parure di raffigurazioni di gesti dell’ombrello, ma soprattutto una opportuna terapia di gratte’ sei volte al dì, prima e dopo i pasti. La prevenzione prima di tutto.


