La nuova Giunta ora è un action movie, tavoli di crisi a Perugia e a Roma. Ecco, una per una, le proposte in campo per tentare la mediazione

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | Dal vecchio spacchettamento della delega alla sanità, al tappeto rosso per Bori verso il bilancio, fino al terzo assessore Pd, ma scelto dalla presidente (si narra addirittura della Borghesi) per la delega sanitaria. Riunioni su riunioni

di Marco Brunacci

PERUGIA – È il momento dei tavoli di crisi. Qui a Perugia e a Roma. Vi avevamo avvertiti: roba emozionante, piena di colpi di scena. Non le solite piccole tensioni. Il film sulla nuova giunta regionale dell’Umbria è un action movie, ma soprattutto è diventato ufficialmente un caso nazionale. Ne stanno discutendo le segreterie dei partiti a Roma. Ma – anticipiamo la conclusione – non conoscono bene Stefania Proietti, che è una tipa tosta che non molla.

Allora: Umbria7 ha raccontato della riunione saltata ieri, ha anticipato l’intenzione di Proietti di firmare deleghe senza chiedere agli interessati. Ora sono scese in campo le segreterie nazionali. Si cerca una soluzione ma quella che viene già definita una “crisi”.
Nessuno – come ovvio – pensa lontanamente a una crisi al buio. La soluzione va trovata, ma stavolta ci sono problemi veri.
Umbria7 riassume le ultime proposte di mediazione ascoltate, andando per palazzi della politica, in quest’aria pesante che si respira intorno a Palazzo Donini.
1.Spacchettamento delle deleghe della sanità. Un pezzo a Bori, un pezzo (si immagina rilevante) alla presidente Proietti. Soluzione complicata, forse molto complicata.
2.Rinuncia da parte di Proietti all’assessore della sua lista (Umbria domani) e delega alla sanità per una esponente del Pd (che salirebbe a tre assessori in Giunta) scelta da Proietti (si narra persino che potrebbe essere Erika Borghesi, come all’inizio della fiera delle
nomination di centrosinistra, qualche mese fa). Meno impossibile di quella sopra, ma non facile.
3.Invito al passo indietro o di lato a Bori, facendo leva sugli equilibri interni al gruppo consiliare del Pd, partendo dal presupposto che non sarebbe così compatto nel sostenere il segretario. Il Pd obiettivamente può consentire una cosa del genere?
4.Un tappeto rosso per Bori al bilancio e all’Europa, con la nomina (ovvia, per altro) a vicepresidente e la possibilità quindi di incidere sulla sanità.
Umbria7 non prende neanche in considerazione invece l’ipotesi che l’ottimo segretario M5s, Thomas De Luca, riesca a tenere la delega all’ambiente, considerata già di altri.
Umbria7 ritiene che l’action movie in corso dovrebbe poter contare ancora su qualche colpo di scena (magari anche interventi delle segreterie romane), ma con i titoli di coda che scorrono mercoledì sera (magari a notte fonda). Almeno così avrebbe fatto la vecchia
politica. Vediamo come si comporterà quella nuova.

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