Redazione Terni
TERNI – Al di là del politichese o delle “supercazzole” come le chiama Stefano Bandecchi, il centrosinistra ha iniziato a prendere le misure. E le misure sono proprio quelle del sindaco Bandecchi sempre più isolato e destinato ad una lunga agonia politica, che dopo aver rotto ogni alleanza si è ritirato sull’Aventino.
Al di lì delle belle parole sul Patto Avanti e sul suo compleanno, al di là della retorica sul progetto lanciato, i grandi capi del centrosinistra si sono riuniti al PalaSì perché avvertono che il vento è cambiato e che presto a Terni bisognerà porsi anche il problema del primo cittadino. Perché il centrosinistra, stando ai numeri delle regionali, a Terni ha la maggioranza per governare Palazzo Spada. Certo, come osservava qualcuno dei più maliziosi, il Pd è specialista nello sbagliare i candidati (come è avvenuto sette anni fa con Paolo Angeletti e due anni fa con Josè Maria Kenny, gente neanche capace di andare al ballottaggio). Ma ora basta veramente poco per riprendersi il Comune.
Ecco perché martedì pomeriggio, nel centro di Terni, si sono dati appuntamento la presidente della Regione Stefania Proietti, la sindaca di Perugia Vittoria Ferdnandi, il segretario dl Pd nonché vicepresidente della Regione Tommaso Bori e il suo “fratello” pentastellato Thomas De Luca. Come guest star nazionale l’ex presidente della Camera Roberto Fico. Molto hanno insistito i convenuti sulla coalizione ampia. Quella che ha portato alla vittoria a Perugia e poi a Palazzo Donini. Certo, in quelle occasioni il campo largo ha saputo proporre due donne di assoluto spessore come la Ferdinandi e la Proietti. A Terni la partita è un po’ più complicata perché finora nessuno se l’è sentita di fare nomi. Circola sempre quello di Mauro Franceschini, il presidente di Confartigianato, ma l’identikit che si fa nelle sezioni del Pd è quello di una donna in grado di intercettare anche i giovani. Un nome e un cognome tutti da individuare, con la consapevolezza che questa volta è vietato sbagliare.
Il banco di prova saranno le elezioni comunali di Amelia per la scelta del successore della Forzista Laura Pernazza, volata in Regione. Il centrodestra è sempre più concentrato su Alvio Proietti Scorsoni, il vice della Pernazza. La sinistra sta ancora alla ricerca. Le carte basse sarebbero Nicoletta Valli, consigliera comunale e provinciale, così come Nicolò Pitaro, enfant prodige della sinistra amerina, per la verità con un passato nelle fila democristiane di Piero Bernardini. Gli assi sono Fabrizio Bellini, l’ex sindaco sempre amato dagli amerini, e Gabriele Benedetti , ex vice sindaco democristiano e soprattutto ex manager della società Autostrade.









