TERNI – Le chiusure di negozi storici come Paccara, Cotogni e Gabriella, oltre l’addio di attività commerciali che con le loro vetrine hanno illuminato per un ventennio il centro città, sono il segnale di un malessere economico generale. Stare a guardare senza fare niente – per Francesco Filipponi, capogruppo del Pd in consiglio comunale, eletto a Palazzo Cesaroni – da matti. L’invito è ad agire immediatamente e in maniera articolata.
«Non servono interventi scollegati ed a spot». Filipponi condivide la proposta fatta tempo fa da Confcommercio: una conferenza territoriale di programma dove ci si possa confrontare e dove ci sia una sinergia pubblico privato. «Avevamo avanzato sia in sede di documento unico di programmazione – sottolinea Filipponi – sia in sede di bilancio previsionale del Comune di Terni per il 2025, le nostre proposte sul commercio, che sono state respinte. Proposte che partivano dalla possibilità di ridurre alcune risorse derivanti dall’acquisto di medicinali in più per i canili sanitari, per dirottare sul commercio attraverso un bando per i contributi per gli affitti.
È opportuno sicuramente anche adottare una sorta di patto sociale con gli esercenti, le associazioni di categoria, le forze sindacali, al fine di seguire una strategia comune. Si può lavorare anche per il recupero di zone del territorio degradate, al fine di dare maggiore opportunità al commercio di vicinato.
Siamo disponibili a partecipare alla discussione sugli atti di competenza del consiglio comunale, nonostante la bocciatura – da parte della maggioranza – delle nostre proposte in sede di discussione della manovra di bilancio, per affrontare una situazione assolutamente emergenziale per il commercio e per il territorio».


