Per Ast Bandecchi spara il turbo gas

Il sindaco vuole potenziare la centrale Edison del polo chimico. Risparmio di 35 milioni per l’acciaieria

TERNI – Bandecchi a tutto gas. Anzi, a turbo gas. Il sindaco di Terni insieme al suo assessore alla sviluppo economico Sergio Cardinali, tira fuori dal cilindro l’energia che non ti aspetti. Quella che dovrebbe contribuire a risolvere la vertenza aperta da Arvedi, che da mesi chiede lo sconto della bolletta per le produzioni energivore dell’acciaieria. Una vertenza all’ultimo kilowattora. Tant’è, il gruppo di Cremona non firma l’accordo di programma fino a quando non sarà risolta la questione energetica. Ora arriva la scossa di Bandecchi, che vorrebbe utilizzare maggiormente la centrale a turbo gas di Edison nell’area del polo chimico ternano.

Il ragionamento di Bandecchi e Cardinali è semplice: la centrale al momento ha una produzione di 10 kilowatt ma ha un potenziale di 100 da connettere direttamente con viale Brin senza farla passare per la rete nazionale. L’eliminazione del passaggio nella rete di distribuzione  porterebbe ad un risparmio del 30 per cento. Secondo i calcoli dell’assessore allo sviluppo economico Ast risparmierebbe 35 milioni di euro l’anno in bolletta. Una cifra importante, capace di fare la differenza e di restituire competitività all’azienda ternana nei confronti dei competitor internazionali che hanno elettricità a prezzi più contenuti. Ma ci sono dei ma. La centrale del polo chimico va a gas e quindi non è facile in questo contesto internazionale reperire la materia prima. Ancora. Innalzare la produzione da 10 a 100 kilowattora vuol dire aumentare le dispersioni inquinanti in aria, che nel caso del metano sono contenute ma pur sempre peresenti.

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Angelo Lorenzetti

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