AMELIA – Il Patto avanti, due settimane dopo il voto, implode. Non esiste più. I Cinque Stelle, con un clamoroso comunicato, si sfilano. Salutano i Dem con parole molto dure nella sostanza. I Cinque Stelle attaccano a testa bassa mettendo in discussione uno dei capisaldi della lista di Pompeo Petrarca, il rinnovamento. «Per essere nuovi bisogna procedere innanzitutto al rinnovamento interno», scrivo ora i Cinque Stelle. Un chiaro riferimento alla battaglia preelettorale dei Dem, che hanno fatto di tutto per candidare Pompeo Petrarca, un nome bocciato già quattro anni prima. Un nome imposto a discapito di Sergio Pricano, portato dal partito di Conte, e di Elisa Esposito, richiesta a gran voce dall’area civica della sinistra.
Pesanti malumori che hanno influito sul risultato elettorale, con pezzi della sinistra che hanno preferito non andare alle urne o, addirittura, votare la destra. Malumori aumentati nelle ore dello spoglio, quando è apparso chiaro che i cinque consiglieri della minoranza erano tutti riconducibili al Pd, escludendo così ogni altra anima della lista a sostegno di Pompeo Petrarca. Primo dei non eletti, Marco Monzi, esponente di punta de Movimento Cinque Stelle. Ora, il divorzio ufficiale da un Pd che non ha mai potuto contare sul centro moderato e che adesso perde anche il partito di Conte.
Chiare le prole del M5S, che annuncia un viaggio in solitaria: «Il Movimento 5 Stelle di Amelia, sin dal primo momento, sì è seduto al tavolo di coalizione costruttivamente, facendosi promotore della nascita di “Amelia, un Patto avanti” con lo scopo di ricalcare il progetto vincente, di Perugia prima e della regione poi. Il M5S di Amelia ha sempre cercato e proposto, alle altre forze politiche sedute al tavolo, una strada nuova propria dello spirito originario ed originale del “patto avanti”, ancora più necessaria in una città dove le trascorse esperienze elettorali evidenziavano un giudizio sul passato ed un bisogno di novità vivo da parte dell’elettorato. Questa necessità non è stata colta e purtroppo accolta da chi, per ragioni interne ed autoreferenziali, equilibri politici e ricordi della “grandeur” che fu, si è dimostrato sordo agli appelli e gli inviti provenienti da più parti. Ignorando una regola fondamentale: che se ci si vuole presentare come nuovi bisogna semplicemente esserlo. Il M5S di Amelia, con una scelta sofferta al proprio interno, esclusivamente per senso di responsabilità verso quegli elettori che chiedevano e chiedono tutt’ora un cambiamento (e che sono sicuramente più dei voti raccolti dalla minoranza), è entrato in coalizione, ugualmente, pur non condividendo il metodo che in questo caso è anche merito, mettendo a disposizione tutto il nostro impegno nella campagna elettorale. A distanza di una settimana dall’esito elettorale e con la certificazione dei nuovi eletti, oltre a fare gli auguri al nuovo sindaco e a tutto il consiglio comunale per il lavoro futuro, ritiene ormai inevitabile l’inizio di un nuovo percorso, a lungo termine, che metta da parte le egemonie partitiche e che riporti al centro il senso di comunità, l’impegno civico, la ricerca di persone disponibili a mettersi in gioco, in grado di scrivere un nuovo futuro per la nostra città e dare quelle risposte che oggi come allora i cittadini attendono».


