TERNI – Sulla strada di San Mamiliano si entra nel bosco. Nel senso che il bosco, ormai, si è mangiato segnaletica e guard rail impadronendosi dei sei chilometri di asfalto dissestato che da Collestatte paese conducono a Ferentillo. Già, dissestato. Il manto stradale della Provinciale 68 è una groviera dove non batte mai il sole, tanto è alta la vegetazione che gli sta attorno. E le buche, in certi punti, occupano l’intera gareggiata. Inutili le segnalazioni degli utenti della strada alla Provincia di Terni, competente per la manutenzione e la messa in sicurezza della strada di San Mamiliamo. Inutili perché nel piano di intervento dell’Ente, che pure ha a disposizione anche i 5 milioni di euro di avanzo di amministrazione del 2023, la Provinciale 68 non c’è. In questi giorni sono partiti i lavori di manutenzione su alcuni tratti della rete di competenza fra i comuni di Guardea, Montecchio e Baschi (le strade interessate sono la Sp 93 di Mignattaro, la Sp 37 Montecastrilli-Avigliano Umbro-Melezzole, la Sp 10 Teverina), e in seguito toccherà alla Sp 16 Terni-Stroncone, la Sp 9 Amelia-Montecastrilli, la Sp 8 Amelia-Orte, la Sp 31 di Giove, la Sp 46 Tordimonte, Sp 15 Piegarese e 59 Montegabbione, vari tratti nel Comune di Alviano. Eppure la Sp 68 non è messa meglio delle altre. Un gruppo di cittadini lo ha messo nero su bianco più volte. Ha inviato la segnalazione di pericolo a Provincia e Comune di Terni. Poi, non avendo ricevuto alcun riscontro, uno di loro scrive direttamente alle forze dell’ordine. Del 14 ottobre 2024 la missiva al comando provinciale dei carabinieri: «Dopo le vane varie segnalazioni agli enti preposti inoltrate da un gruppo di cittadini utenti della Sp 68 di San Mamiliano, stante la personale fiducia riposta nell’Arma, trasmetto la presente segnalazione confidando nel vostro risolutivo interessamento. I FATTI: la predetta Sp 68 collega la frazione di Collestatte paese al comune di Ferentillo; tale strada, soprattutto fino al km 7 laddove la manutenzione compete al Comune di Terni, versa in stato di totale abandono con buche diffuse sul manto stradale, segnaletica verticale e guard-rail sovrastati dalla vegetazione al punto di occupare la carreggiata tanto che in alcuni tratti la larghezza utile al transito risulta inferiore a 3 metri». Intanto l’erba cresce e non c’è neppure chi la sfalcia.






